Razzismo, Platini: "Cori assurdi, ma non so se è giusto fermare le partite"
Le Roi: "Il fenomento va combattuto, una volta i cori erano spiritosi"
Il razzismo all'interno degli stadi di calcio, come l'omofobia, è un tema che sta tenendo banco negli ultimi anni, prima e dopo l'episodio di Balotelli che ha fatto parlare tutto il mondo. "Non è possibile nel 2020 insultare per il colore della pelle o per l'orientamento sessuale - ha commentato Michel Platini -, in passato i cori erano spiritosi". Una soluzione però non c'è: "Non so se sia giusto fermare le partite, ma bisogna combattere".
"Bisogna spiegare agli ultras che il messaggio che fanno passare è sbagliato - ha continuato l'ex presidente della Uefa -, è un fenomeno che va combattuto". Non fermando le gare, ma nemmeno chiudendo le curve secondo l'ex dirigente francese: "E' rischioso chiudere le curve perché è come con i bambini: più vieti loro lo zucchero, più vanno a cercarlo. In passato però c'erano cori spiritosi, oggi c'è razzismo e omofobia".