Napoli, ufficiale Pavoletti

Il benvenuto di De Laurentiis. Vestirà la maglia numero 32

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Mancava solo l'ufficialità, ed è arrivata prima sul sito del club, poi con un tweet del presidente De Laurentiis. Leonardo Pavoletti è un nuovo giocatore del Napoli. Il trasferimento dal Genoa a titolo definitivo, vestirà la maglia numero 32. Ad accoglierlo AdL con un tweet, "Benvenuto Leonardo". Sul profilo Instagram dell'attaccante una lunga lettera di ringraziamento alla squadra e ai tifosi rossoblù: "Grazie a tutti, a Genova sono rinato".

Non vestirà la maglia numero 9 lasciata libera da Higuain, ma ha scelto la numero 32. Leonardo Pavoletti pian piano proverà a prendersi più spazio nel Napoli. L'attaccante è reduce da una distorsione al ginocchio e dal 30 dicembre si allena a Castelvolturno per accelerare il rientro, per essere a disposizione di Sarri il prima possibile. In tutto questo si inserisce l'infortunio muscolare patito da Gabbiadini, le cui condizioni andranno valutate in vista del match di sabato sera al San Paolo contro la Sampdoria. Martedì poi sarà ora di Coppa Italia, nella sfida contro lo Spezia: non ci sarà Mertens, squalificato. Potrebbe essere l'occasione giusta per dare i primi minuti all'ex centravanti del Genoa. Ma non ci saranno azzardi.

Dopo l'annuncio, sono arrivate le prime parole di Leonardo Pavoletti da giocatore del Napoli: "Sono contento matto di essere qui. Non vedo l'ora di iniziare. Ho scelto il numero 32, spero che mi porti tanta fortuna. Non vedo l’ora di gioire con i tifosi napoletani. Un abbraccio".

"Sono contento: non vedo l'ora di gioire con i tifosi napoletani!" Benvenuto Leonardo #Pavoletti32 #ForzaNapoliSempre #SSCNapoli

Un video pubblicato da SSC Napoli (@officialsscnapoli) in data:

Un messaggio ricco di sentimento quello pubblicato su Instagram da Leonardo Pavoletti, che ha voluto salutare con una lettera la città di Genova e i tifosi rossoblù. L'attaccante ha ricordato l'emozione del suo arrivo, il primo gol e l'amore ricevuto. "Questo non è un tradimento, l'amore a volte può cambiare forma", ha scritto Pavoletti, respingendo le accuse di chi gli ha dato del traditore. Con i ringraziamenti per tutti, dall'allenatore al presidente, Pavoletti ha chiuso così il suo messaggio: "Sono nato al mare, a Livorno. Sono rinato al mare, a Genova. Ora ritroverò un altro mare. Per un'altra avventura".

Ciao. Una parola semplice, come me. Dico Ciao al Genoa e a Genova dopo due anni intensi, felici, carichi di emozioni, entusiasmo e tanto lavoro. Ricordo gli inizi. Gennaio 2015. Ero a casa, a Livorno. D'improvviso una telefonata: "Domani vieni a Milano, si firma per il Genoa". Non ho dormito la notte per l'emozione. Sono arrivato in punta di piedi, pronto a mettermi al servizio del mister e della squadra. I primi tempi in panchina sono stati duri. Poi il gol al Parma: ricordo la gioia, la mia prima esultanza in rossoblu, la consapevolezza che il lavoro paga. Sempre. Da quel momento i ricordi diventano un puzzle di facce, sorrisi, autografi, allenamenti, amici, sconfitte, vittorie, tristezza, entusiasmo, parole, gol. Ora questa storia è giunta ai titoli di coda. Ma non l'amore per questa città e questa maglia. Gli amori non finiscono, cambiano forma. Oggi io sono chiamato ad una nuova avventura, ma non dimentico coloro a cui ho voluto bene e che me ne hanno voluto perché sono parte di me. Nella vita a tutti capita di cambiare lavoro, di cambiare azienda, di partire per nuove esperienze, non è diverso per me. Nella vita capita anche di sbagliare a parlare: se alcune dichiarazioni hanno offeso o illuso qualcuno, mi scuso. Ma non esiste alcun tradimento. Solo un cambiamento, che non giustifica il rancore, le minacce e gli insulti che qualcuno mi ha rivolto. È il percorso di tutti: strade che si dividono; una nuova tifoseria da abbracciare, calda come quella rossoblù e amica da sempre di quella genoana; compagni di viaggio che si salutano, per poi rincontrarsi, un giorno, chissà. Chiudo ringraziando tutti. Grazie al Presidente, alla società, al mister (presente e passato), ai compagni di squadra, ai tifosi, ai magazzinieri, ai giardinieri, ai custodi del centro sportivo e dello stadio... Vi sono grato per ogni parola, critica, complimento, pacca sulla spalla e sorriso che mi avete donato. Sono nato al mare, a Livorno. Sono rinato al mare, a Genova. Ora ritroverò un altro mare. Per un'altra avventura.

Una foto pubblicata da Leonardo Pavoletti (@pavoletti) in data:

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