De Boer racconta il post-esonero

L'olandese: "Ho deluso i miei assistenti. E che seccatura il trasloco..."

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"Due giorni dopo il mio esonero, qualche club aveva già contattato il mio agente. In quel momento però non avevo nessuna voglia. Molte squadre si sono fatte avanti, ma l'Inter è un club di caratura internazionale e una grande società". Così Frank De Boer, che torna a parlare dopo l'addio ai nerazzurri. In un'intervista a Fox Sport ha spiegato: "Sono deluso soprattutto per i miei assistenti, che avevano intrapreso questa avventura con me".

Il suo percorso all'Inter si è interrotto lo scorso 1 novembre. E Mauro Icardi, in una recente intervista, non ha mancato di lanciare qualche frecciata. La più pungente, legata al clima all'interno della squadra: "Chi non veniva utilizzato era scontento, non partecipavano con voglia nemmeno alle esultanze. Il clima era davvero insopportabile".

De Boer non entra nello specifico e racconta le emozioni provate: "Ho deluso gli uomini che hanno intrapreso questo viaggio con me. È così che lo sento. L'allenatore guadagna di più e riceve la maggior parte degli onori ma gli assistenti danno tutto per lui. E poi dopo 85 giorni devi fare i bagagli. È una seccatura, per esempio. aver traslocato, cambiato la casa... Questo mi intristisce davvero".

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