La Cina frena: basta spese folli

L'Amministrazione Generale dello Sport promette la rivoluzione: "Chi violerà le norme sarà severamente punito"

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I trasferimenti milionari di Oscar e Tevez nella Chinese Super League hanno fatto molto rumore, anche troppo per l'Amministrazione Generale dello Sport cinese, che ora pensa di mettere un freno alle spese folli. "Sarà introdotto un tetto salariale e ai costi dei cartellini per controllare gli investimenti irrazionali - ha tuonato l'Amministrazione -. Giocatori e agenti che violeranno i regolamenti, saranno severamente puniti".

I record di spesa battuti dalle società di Shanghai, l'SIPG con Oscar e lo Shenhua con Tevez, hanno fatto parlare il mondo del calcio. Una crescita di investimenti nel calcio insostenibile per i più che ha attirato l'attenzione dell'Amministrazione Generale dello Sport che ha voluto mettere un freno alle spese folli, promettendo un intervento rapido e deciso: "Introdurremo un tetto salariale - ha spiegato l'amministratore, come riporta il Financial Times - e le spese per i cartellini saranno controllate per evitare spese irrazionali. Alcune questioni che sono emerse nell'ultimo periodo hanno generato discussioni accese e attirato l'attenzione visti i soldi bruciati da qualche club per portare in Cina giocatori stranieri con un ingaggio esagerato. Combatteremo questi comportamenti scorretti e chi violerà il nuovo regolamento verrà severamente punito".

Presto per dire se il tempo delle cifre astronomiche in Cina sia già finito, ma sicuramente una presa di coscienza che potrebbe cambiare lo scenario futuro togliendo alle società cinesi l'esca per attirare, a suon di milioni di ingaggio, alcuni top player europei, come l'ultimo Witsel. Il Salary Cap, regola già presente nel calcio nella MLS americana, porta con sé un regolamento rigido che non permette la rapida crescita, ma che ne assicura il futuro al riparo da clamorosi fallimenti.

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