I primi test della pre-season della Superbike a Phillip Island hanno dato alcuni verdetti, anche se condizionati dalla pioggia e dal meteo ballerino: lo spagnolo Forés ha fatto registrare il tempo migliore davanti a Rea e Melandri. Il romagnolo della Ducati è soddisfatto: "Buon grip, inizio ad avere risposte incoraggianti". Non si sbilancia, invece, il pilota Kawasaki: "Non sappiamo quanto siamo competitivi". male Hayden, fuori dalla top ten.
In Australia il vero dominatore è stato il tempo che ha prima portato pioggia poi schiarite, condizionando, di certo, i test della Superbike e le sensazioni dei piloti oltre che i tempi dei giri. Nel pomeriggio, quando la pista si è asciugata, Xavi Fores ha sorpreso tutti fermando il cronometro sull'1.31.412. Subito dietro c'è Jonathan Rea del team Kawasaki Provec che, però, non è soddisfatto: "Quella di oggi è stata una giornata difficile per tutti perché le condizioni meteo non sono state costanti" ha detto. "Non abbiamo potuto compiere molti giri cronometrati e il forte venti ci ha condizionati" ha aggiunto spiegando che che, nonostante tutto, "il feeling in sella alla ZX10RR era buono". La moto di quest'anno presenta comunque nuovi particolari voluti dal regolamento e Rea lo ha sentito eccome: "Il bilanciamento della moto è abbastanza simile, abbiamo migliorato il motore e la gestione elettronica. Stiamo rifinendo il nostro pacchetto tecnico e abbiamo una buona idea, sappiamo da dove iniziare. Il bilanciamento non era perfetto ma abbiamo reagito bene. Non sappiamo esattamente a che punto di competitività siamo perché non abbiamo simulato la gara".
E' soddisfatto, almeno in parte, Marco Melandri che, a bordo della sua Aruba, ha realizzato il terzo tempo: "E' stato un test poco produttivo per via del maltempo. Negli ultimi minuti di asciutto siamo riusciti ad avere idee interessanti e sappiamo cosa fare per migliorare". Il pilota romagnolo si è trovato in difficoltà a causa del vento: "Le raffiche sono insidiose, spero si calmino nei prossimi giorni. Comunque ho avuto un buon grip sia sull'asciutto sia sul bagnato e questo è incoraggiante". In Australia comunque l'italiano sta avendo buone sensazioni: "Abbiamo provato alcune soluzione che vorremmo usare nei prossimi giorni e abbiamo avuto risposte interessanti".
Umore nero, invece, per Nicky Hayden, fuori dalla top ten con la sua Honda: "Il meteo si è rivelato un grosso punto interrogativo. Ho lavorato sul setting però ogni volta il tempo cambiava e dovevamo ricominciare da capo. Il grip era positivo ma in alcuni punti la pista era asciutta e in altri bagnata. Senza contare le raffiche di vento..". L'americano non nasconde la sua amarezza: "Arriviamo a questo punto poco preparati ma è normale perché la moto è arrivata all'ultimo. Le mie sensazioni sono più o meno le stesse di un anno fa così come le geometrie. Serve compiere passi in avanti".
E' soddisfatto, almeno in parte, Marco Melandri che, a bordo della sua Aruba, ha realizzato il terzo tempo: "E' stato un test poco produttivo per via del maltempo. Negli ultimi minuti di asciutto siamo riusciti ad avere idee interessanti e sappiamo cosa fare per migliorare". Il pilota romagnolo si è trovato in difficoltà a causa del vento: "Le raffiche sono insidiose, spero si calmino nei prossimi giorni. Comunque ho avuto un buon grip sia sull'asciutto sia sul bagnato e questo è incoraggiante". In Australia comunque l'italiano sta avendo buone sensazioni: "Abbiamo provato alcune soluzione che vorremmo usare nei prossimi giorni e abbiamo avuto risposte interessanti".
Umore nero, invece, per Nicky Hayden, fuori dalla top ten con la sua Honda: "Il meteo si è rivelato un grosso punto interrogativo. Ho lavorato sul setting però ogni volta il tempo cambiava e dovevamo ricominciare da capo. Il grip era positivo ma in alcuni punti la pista era asciutta e in altri bagnata. Senza contare le raffiche di vento..". L'americano non nasconde la sua amarezza: "Arriviamo a questo punto poco preparati ma è normale perché la moto è arrivata all'ultimo. Le mie sensazioni sono più o meno le stesse di un anno fa così come le geometrie. Serve compiere passi in avanti".
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