"Spero di restare altri 3 anni"

Il tecnico presenta la sfida contro la Roma: "Sono forti, sul campo la distanza dei valori non è molta"

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Stefano Pioli presenta la sfida contro la Roma. "Si affronteranno due squadre forti che stanno bene - ha spiegato il tecnico nerazzurro - La distanza dei valori in campo non è molta. Vincerà chi saprà colpire l'avversario nei suoi punti deboli". Sui rigori concessi alle due squadre: "Se mi fai il raffronto di 12 rigori contro 2, la differenza è notevole e può pesare". Poi un auspicio: "Sono qui da 3 mesi e mezzo e spero di esserci fra 3 anni".

Quando è fondamentale la partita di domenica?
"Che sia importantissima è sotto gli occhi di tutti, noi abbiamo fatto di tutto per arrivare vicini agli avversari finora ma vogliamo provare a insistere e a mettere sotto un avversario molto forte".

Come commenti l'esonero di Ranieri?
"La cosa più importante è che rimarrà nella storia. E non c'è mai fine al peggio".

Come hai preparato la partita nella testa dei giocatori?

"Come tutte le altre, ci stiamo preparando per dare il massimo sapendo che se giochiamo da squadra abbiamo le carte in tavola per vincere, anche contro un avversario di livello. Vogliamo prepararci al massimo. Inutile nascondersi, volevamo arrivare bene a questa partita".

In cosa l'Inter ha raggiunto la Roma?
"Si affronteranno due squadre forti che stanno bene. I numeri delle prestazioni, baricentro, possesso, conclusioni, sono molto vicini e la distanza dei valori in campo non è molta. Entrambe proveranno a esaltare le proprie qualità. vincerà chi saprà colpire l'avversario nei suoi punti deboli".

L'Inter all'andata ha perso giocando bene, cadendo nella trappola tattica di Spalletti. Sarà una cosa da valutare per domani?

"Sì, è sempre importante. Sappiamo che i pericoli possiamo correrli quando la palla è agli avversari e quando l'abbiamo noi. Siamo preparati a questo, sappiamo di dover coprire bene il  campo per garantirci di bloccare le ripartenze della Roma".

Quanto sei stato vicino alla Roma?

"Sono stato vicino prima che prendessero Luis Enrique. Ho incontrato Sabatini un paio di volte, poi hanno scelto altro. Era una sorta di casting, per fortuna è andato bene quello che conta".

Con la Roma da allenatore il bilancio è negativo.
"I grandi numeri sono fatti per essere cambiati".

Quale sconfitta vorresti cancellare?
"Per approccio non mi guardo mai alle spalle, i numeri mi interessano poco. Conta essere concentrati sul nostro lavoro e dare il massimo per cambiare questi numeri a nostro vantaggio".

La Roma ha il secondo attacco del campionato, l'Inter sta subendo pochi gol. Stavolta affronterai Dzeko, fortissimo nel gioco aereo, senza Miranda.
"Il valore di Miranda è chiaro, ma ho le alternative giuste per mettere in campo una fase difensiva efficace. Chiaro che gli avversari hanno tante altre soluzioni. Ma vale per entrambe le squadre, conterà la voglia".