"Dobbiamo cambiare mentalità"

Il ct dell'Italia alla vigilia della sfida contro l'Inghilterra: "Se tra 18 mesi vedete che non sono adatto..."

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"Sono arrivato in azzurro perché il rugby ha bisogno di un'Italia forte: dobbiamo cambiare mentalità". Parole del ct dell'Italrugby O'Shea alla vigilia della sfida del Sei Nazioni a Twickenham contro l'Inghilterra. "Le discussioni sull'Italia dentro o fuori dal Sei Nazioni? Andiamo oltre, è frustrante parlare solo di questo - ha proseguito - I giocatori ci sono ma vanno assistiti, serve più professionalità attorno a loro: non devono avere scuse".

O'Shea torna a Twickenham da ct: lì giocò nel '94 la sua prima partita nell'allora Cinque Nazioni. "Potevo stare tranquillamente altri vent'anni a casa - ha detto ancora riguardo al suo presente e al suo futuro - Aspetto sei mesi per capire bene la cultura italiana, poi farò il punto con la federazione. Ho detto a Parisse, se tra 18 mesi vedrete che non sono adatto ditemelo... Ma se tra vent'anni il rugby italiano non fosse cambiato, sarebbe orribile".

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