Massimiliano Allegri ha parlato della sfida contro l'Udinese ("gara complicata, che decide molto, che ci può dare un altro slancio per il futuro") e dribblato le domande sul suo futuro. "Quello che faccio io interessa a pochi - ha spiegato - Quest'anno, quando passerà questo momento e la società lo riterrà opportuno, perché non sono io che decido, ma è la società, ci incontreremo e decideremo". Sulla formazione: "Davanti giocano gli stessi".
Farà del turnover domani?
"Domani come sempre cercherò di mettere in campo la migliore squadra per affrontare la partita di domani, in vista degli impegni molto ravvicinati, è un periodo molto intenso. Però veniamo da 4-5 giorni di recupero, perchè abbiamo giocato martedì. Quindi sono tutti a disposizione. Ci saranno un po' di rientri, davanti giocano gli stessi".
Cosa ne pensa di Fofana?
Ieri Pjanic ha detto che gran parte del merito della sua maturazione è suo, perché lo ha sottoposto ad un lavoro intenso, ad un martellamento. C'è soddisfazione?
"Io dico sempre che per me gli obiettivi all'inizio della stagione sono due: quello dei risultati della squadra e il miglioramento dei singoli giocatori. Perché dopo alla fine io trovo molta soddisfazione in quello e questo avviene perchè ho uno staff in grado di farli migliorare. E attraverso questo lavoro credo che si possa arrivare a far giocare meglio la squadra, perché più giocatori abbiamo che giocano bene a calcio e riescono a fare gesti tecnici di alto livello, buoni, più la squadra gioca bene".
Ultimamente nessuno ha allenato la Juve per più di tre anni di fila. L'ultimo è stato Lippi. Le piacerebbe andare in controtendenza?
"Io sono uno che di solito va abbastanza in controtendenza, ma ho detto prima che con la società c'è totale sintonia, in tutto e per tutto, ora in questo momento di quello che faccio io non frega niente a nessuno, ai tifosi, e anche a me stesso. Siamo talmente concentrati su quello che dobbiamo fare, che questo momento va vissuto con entusiasmo, voglia e soprattutto con consapevolezza di poter arrivare in fondo alle tre competizioni e vincere, questa è la cosa più importante".