La sua stagione negli Stati Uniti è cominciata con una sconfitta, ma Andrea Pirlo intervistato dall'Equipe torna sui momenti d'oro della sua carriera: "I più belli - racconta - sono stati i minuti tra il gol di Grosso e quello di Del Piero nella semifinale con la Germania ai mondiali del 2006. Credevo che tra le due reti fosse passato un secolo, invece erano trascorsi appena un paio di minuti. E' stato qualcosa di indescrivibile".
"Siamo andati in finale battendo la Germania in casa loro, a Dortmund, dove non avevano mai perso" ha ricordato Pirlo che poi ha parlato della finale con la Francia: "E' incredibile quando entri in campo il giorno della finale e vedi la coppa vicino a te, e non sai se riuscirai a sollevarla. E alla fine della partita tu stesso non riesci a realizzare che sei diventato campione del mondo".
L'ex milanista si è poi soffermato sulla finale di Champions League persa contro il Liverpool dopo avere chiuso il primo tempo avanti 3-0. "Ho pianto in campo ma una volta nello spogliatoio, il più triste della mia carriera, c'era così tanta disillusione e amarezza che non riuscivo nemmeno a piangere. C'era un'atmosfera surreale dopo una partita surreale. Perdere in questo modo una finale è qualcosa di quasi irripetibile. Non lo auguro a nessuno".