Il momento di Luis Muriel è forse uno dei punti più alti della sua carriera. Dodici reti, un derby regalato alla Sampdoria e una pioggia di richieste: c'erano ben nove osservatori di grandi club italiani ed europei sabato a Marassi per il derby e, appunto, per Muriel. In Italia si sono fatte avanti Inter, Juve e Roma, come ha ammesso lo stesso colombiano, ma le richieste sono arrivate anche dall'estero: United e Tottenham, Real Sociedad, Villarreal dalla Spagna. E poi Borussia Dortmund e Lione.
Luis Muriel è uno di quei talenti talmente limpidi che talvolta non riescono a sopportare la loro stessa luce. Il colombiano passa da fiammate vigorose come quella che ha regalato il derby alla Sampdoria, a momenti bui che lo relegano nel dimenticatoio. Ora il fuoco è vivo ed ardente, così come il centralino della sede del club doriano. Ferrero ha fatto sapere di non volersi privare di lui, ma la clausola rescissoria di 28 milioni nel suo contratto è un'occasione più per chi vuole acquistarlo che per la società blucerchiata per incassare.
Eppure quante ne ha sentite Luis Muriel sul suo conto, dagli schiaffi di Guidolin all'Udinese: "Deve dimagrire", alle ironie sul suo peso, l'unico motivo secondo alcuni, per accostarlo a Ronaldo. Eppure in Colombia tutti lo consideravano il "nuovo Fenomeno" - inteso come Luiz Nazario da Lima - per i suoi movimenti, per la capacità di puntare la porta palla al piede, per i dribbling e per quanto altro ancora. Gioie e dolori, luci ed ombre ed alti e bassi, quindi, la sua carriera finora, chissà che la rete nel derby sia un nuovo inizio per Muriel, quello in cui la luce non è più intermittente ma forte ed accecante. Magari in un grande club.