Una buona e una cattiva notizia per l'Udinese: quella cattiva è la lussazione con microfrattura alla base della seconda falange del quinto dito della mano destra per Karnezis. Il portiere greco dovrà restare a riposo per 2 settimane lasciando la porta, e qui sta la notizia buona, a Simone Scuffet, colui che era stato investito del ruolo di "nuovo Buffon" prima di finire nel dimenticatoio. Per il 20enne un'occasione da non fallire.
Per molto tempo si è sentito dire in giro: "Ma che fino ha fatto Scuffet?", dopo che solo pochi mesi prima il portiere classe 1996 era stato insignito della prestigiosa quanto pesante carica di "fututo portiere della Nazionale" ed "erede naturale di Buffon". Il percorso del resto sembrava simile: Scuffet aveva fatto l'esordio con l'Udinese in Serie A a 17 anni, proprio come era accaduto a Super Gigi, il 1 febbraio 2014 per sostituire in extremis l'infortunato Brkic (così come l'attuale capitano della Juve aveva preso il posto dell'indisponibile Luca Bucci in quel famoso Parma-Milan del 19 novembre 1995). Partite sorprendenti quelle disputate dall'estremo difensore friulano (che aveva incantato soprattutto alla Scala del calcio bloccando l'Inter a San Siro) tanto da conservare il ruolo di titolare per il resto della stagione.
Poi le sliding doors della carriera non sembrano essersi mosse a suo favore: il "no" all'Atletico Madrid per poter proseguire gli studi e restare vicino a casa, il ruolo da titolare affidato da Stramaccioni al greco Karnezis e una parabola discendente fino alla Serie B dove nella stagione 2015/2016 Scuffet ha difeso, con poco successo, la porta del Como: 52 reti subite in 35 gare.
Poi quest'anno, il ritorno a Udine. Ma sembra passata una vita da quando Scuffet veniva paragonato a Buffon e nel frattempo il mondo calcistico ha guardato strabiliato l'esordio e l'ascesa di Donnarumma: ed è stato proprio il milanista a prendersi lo scettro del miglior prospetto possibile confermando, domenica dopo domenica, di avere davvero le doti per diventare tra i migliori nel suo ruolo.
Ma domenica scorsa è arrivata, per Scuffet, una possibile svolta: al minuto 34' della gara contro il Pescara, Karnezis in uno scontro di gioco si fa male a una mano e a distanza di oltre un anno la Serie A riabbraccia il giovane che torna tra i pali mostrando, per la verità un po' di ruggine e subendo il gol di Muntari nel finale. Ora, prorpio quel Karnezis che due stagioni fa gli soffiò il posto da titolare, gli offre indirettamente e involontariamente un assist. La porta dell'Udinese resta vuota e per la giovane promessa mai del tutto sbocciata si spalanca la grossa opportunità di giocare un paio di partite da titolare e di ripartire, forse, da dove era rimasto. L'occasione per il rilancio è di quelle ghiotte e soprattutto di quelle da non fallire per non veder chiudere del tutto quelle sliding doors di una carriera che può ancora fare il salto di qualità.