Alla faccia della punizione esemplare: il fallo commesso su Witsel durante la gara contro il Tianjan di Cannavaro sta costando davvero parecchio a Qin Sheng. Il centrocampista dello Shanghai Shenhua, per un pestone rifilato al belga ex Zenit, era già stato messo fuori rosa dal suo club che aveva, oltretutto, deciso di multarlo con una sanzione da 35mila euro. Ma non è finita: Sheng è stato squalificato per 6 mesi dalla Federazione cinese.
Il fattaccio risale all'11 marzo e da allora si può dire che la stagione di Qin Sheng sia finita con largo anticipo. La sua squadra, infatti, non prese affatto bene quel fallo su una delle tante stelle europee volate in Oriente a suon di milioni: stipendio sospeso, allenamenti con le riserve e la decisione di non accettare offerte per la sua cessione. Qin Sheng è stato pesantemente sanzionato anche dalla Federazione cinese che oltre allo stop di sei mesi gli ha imposto anche un'ulteriore multa da 14mila sterline.
Che dire, disciplina ferrea in Cina e messa al bando totale del calcio violento. Del resto, le durissime parole del presidente dello Shanghai, Wu Xiaohui, subito dopo la partita contro la squadra di Cannavaro, erano state chiare e inflessibili: "Il comportamento irrazionale di Qin Sheng ha severamente danneggiato l'immagine di questa società, del calcio a Shanghai e perfino del calcio cinese. Tutti gli sforzi effettuati da altre persone rischiano di essere vani per colpa sua". Tutto questo per un fallo e un'espulsione. Chissà cosa penserà di quello che succede sui campi di calcio del resto del mondo...