La BMW ha avuto poche ore per festeggiare la doppietta nella gara di Riad. La doccia fredda è arrivata con la decisione della direzione di gara di punire Max Guenther, secondo al traguardo, per aver sorpassato l'Audi di Di Grassi in regime di safety car: 24 secondi di penalità che hanno tolto il pilota tedesco dalla zona punti e promosso Di Grassi alla piazza numero due, mentre sul podio - ridisegnato a tavolino - torna la Mercedes con con Stoffel Vandoorne. Una gara, quella saudita - ricca di colpi di scena in pista, ma anche dopo la bandiera a scacchi, Di sicuro c'è l'impronta pesante che i costruttori tedeschi hanno impresso su questo inizio di stagione.
Altra giornata disastrosa invece per il team DS Techeetah: la gara del campione del mondo in carica Vergne è stata compromessa in partenza dalla sostituzione della batteria sulla sua DS Techeetah: 20 posizioni di penalità in griglia, più 10 secondi di stop&go e 10° posto finale. Da Costa, invece, si è beccato un drive through per aver tamponato la Nissan di Buemi e ha chiuso molto lontano dal podio.
Sabato da incubo anche per il vincitore di Gara 1, Sam Bird: il britannico è stato costretto al ritiro dopo un doppio contatto, prima con Evans e poi con Wehrlein, che ha fatto finire nelle barriere la corsa della sua Envision Virgin. Stesso destino, per altro, per il compagno di team Frijns, che però ha fatto tutto da solo, andando a sbattere a circa un quarto d'ora dalla fine.
Dopo l'abbuffata di Riad, la Formula E si prende una pausa e ritorna il 18 gennaio al circuito di Parque O'Higgins di Santiago del Cile.