L'Atletico Madrid si qualifica alle semifinali di Champions per la terza volta nelle ultime quattro edizioni, il Leicester di Shakespeare esce a testa altissima consapevole di avere dato tutto. Il verdetto arriva dopo l'1-1 del King Power Stadium, frutto delle reti di Saul al 26' e del pareggio firmato da Vardy al 61'. A fare festa, pur soffrendo soprattutto nel secondo tempo, sono gli spagnoli di Simeone che all'andata avevano vinto 1-0.
Dopo il successo striminzito nel match d'andata al Vicente Calderon, l'Atletico non può permettersi cali di concentrazione se vuole evitare brutte sorprese. Il Leicester sa di potersi giocare le sue carte e inizia con un buon piglio: buona al 21' l'occasione che capita sul destro di Okazaki, dopo un azione in velocità Mahrez-Vardy, ma la conclusione del giapponese termina alta. E al primo vero affondo gli spagnoli passano in vantaggio: sugli sviluppi di un contropiede Koke serve Filipe Luis che alza la testa e crossa sul secondo palo dove Saul, con un preciso colpo di testa, trafigge Schmeichel che si allunga ma non ci arriva. Il gol dell'Atletico è una sentenza anticipata sulla qualificazione alle semifinali, ma gli inglesi non mollano: al 35' rasoterra velenoso di Mahrez, Oblak c'è.
Per nulla rassegnato, il Leicester approccia la ripresa con grande determinazione. Vardy va subito vicino al pari, poi al 50' le Foxes rischiano grosso su un contropiede avviato da Griezmann e non finalizzato da Ferreira Carrasco. Partita viva e al 61' la squadra di Shakespeare trova il gol dell'1-1: su un lungo traversone dalla destra Chilwell - tutto solo in piena area - si vede respingere il suo sinistro da Savic, la palla arriva sui piedi di Vardy che da due passi insacca. Adesso la difesa dell'Atletico traballa e Vardy va vicinissimo alla doppietta al minuto 68: destro secco su assist di Mahrez, Savic intercetta la conclusione e salva Oblak. Ci prova anche Mahrez al 78' battendo una punizione a sorpresa: palla alta di poco. E' l'ultimo sussulto degli inglesi, che non ne hanno più. L'Atletico, nonostante un secondo tempo da dimenticare, brinda alla sua terza semifinale in quattro anni: in entrambi i precedenti, nel 2014 e nel 2016, ha sempre raggiunto la finale poi persa contro il Real.