Alla Dacia Arena l'Udinese batte il Cagliari 2-1: succede tutto nella ripresa dopo che nel primo tempo Rafael aveva parato un rigore a Thereau. Al 25' del secondo tempo è il subentrato Perica a sbloccare la gara con un gran destro da fuori area prima del raddoppio, dopo soli tre minuti, di Angella sugli sviluppi di un corner. Borriello di testa accorcia al 41' ma i bianconeri reggono e ottengono il terzo successo di fila in casa.
Serve l'ingresso in campo di Perica nella ripresa per cambiare volto a una gara che l'Udinese stava faticando a gestire: un buon Cagliari si è lentamente spento nel corso del secondo tempo e in soli tre minuti si è lasciato sfuggire dalle mani un match che poi ha tentato di riacciuffare nel finale, senza riuscirci del tutto per merito di una respinta sulla linea di porta da parte di Felipe in pieno recupero. Meglio i friulani che pure hanno avuto difficoltà per la troppa poca qualità in mezzo al campo e la giornata no di Thereau. Sfida comunque vibrante tra due formazioni in totale relax di calssifica e quindi pronte a sfidarsi senza remore nè timori. Ne è uscita una gara, non sempre giocata al massimo dell'intensità e della precisione, dove comunque le emozioni si sono esaurite solo al fischio finale. Citazione doverosa per Borriello: se fosse un film, senza dubbio, sarebbe "The Revenant", il Redivivo.
Squadre di metà classifica, distanti due sole lunghezze, con buoni risultati alle spalle e relativa tranquillità, Udinese e Cagliari possono permettersi di provare valorizzare gli assetti pensando già alla stagione che verrà. I friulani, reduci da due successi consecutivi alla Dacia Arena, vengono disegnati da Del Neri con il 4-3-3 di riferimento con l'attacco affidato a De Paul-Zapata-Thereau (quest'ultimo ha nei sardi una delle sue vittime preferite a cui ha rifilato 5 gol nella massima serie). Anche Rastelli si affida a schemi noti: nel suo 4-3-1-2 non ci sono novità visto che anche domenica scorsa Salomon e Deiola erano stati preferiti a Pisacane e Padoin. In avanti non può mancare l'imprescindibile Borriello che quando vede Udinese si scatena (10 i gol dell'ex romanista in 17 incontri tra cui due trilpette quando indossava la maglia del Genoa).
Regna un certo equilibrio fin da subito anche se le occasioni migliori del primo tempo sono targate Udinese. La squadra di Del Neri, però, fatica e sembra essere un'opera incompiuta perchè in mezzo al campo Badu e Hallfredsson davvero non riescono a misurarsi con i compiti tipici del regista, i terzini salgono poco e allora la manovra offensiva ha bisogno delle sgroppate laterali di Jankto e De Paul. Il Cagliari ha un buon palleggio, cerca l'iniziativa soprattutto a destra, vanta un Borriello tuttofare (a cui viene annullato un gol per offside) che si abbassa e si muove tantissimo e un Tachtsidis da cui si passa sempre per cercare la giocata in verticale per le punte. Il vero artefice dello 0-0 dei primi 45 minuti è però Rafael che prima salva tutto con un doppio intervento su Zapata prima (scappato via in velocità a Bruno Alves) e De Paul poi, ma soprattutto ipnotizza Thereau dagli 11 metri che al 31' dal dischetto fallisce l'occasione per sbloccare il match. Rigore netto, quello fischiato da Marini per un intervento scomposto di Barella su Widmer. Karnezis resta invece sostanzialemnte inoperoso perché i tentativi di Joao Pedro e Sau finiscono lontano dallo specchio della porta.
Nella ripresa l'Udinese prova a sfruttare maggiormente le fasce, il Cagliari si schiaccia e concede sempre più campo faticando, a sua volta, a costruire e servire gli attaccanti. Fuori Thereau, il subentrato Perica, che ha un impatto devastante sul match, ci mette pochissimo a lasciare il segno: sfruttando un recupero di Kums, punta Bruno Alves e lascia partire un bolide di destro da fuori area che sblocca il risultato. Black out totale sulla squadra di Rastelli che dopo tre minuti va sul doppio svantaggio per un mancato rinvio della difesa che, sugli sviluppi di un corner, consente ad Angella di raddoppiare. Il crollo mentale dei sardi è certificato dalle scorribande di un imprendibile Perica che prima colpisce il palo poi sfiora la doppietta con un destro a giro. Nel buio del Cagliari spunta il lampo di luce di Marco Borriello che contro l'Udinese è una sentenza e di testa accorcia le distanze trovando il suo sedicesimo gol in campionato. E siccome il calcio è tutto tranne che una scienza esatta, nel finale Farias si divora il pareggio sparando addosso a Karnezis da una posizione che aveva già fatto esultare la panchina. Poi tocca a Danilo respingere sulla linea una conclusione di Salamon in pieno recupero dopo un'uscita da brividi del portiere friulano, che ha fatto la sua parte per rimettere in discussione tre punti che l'Udinese sembrava avere già messo in cassaforte. La squadra di Del Neri sale a quota 43 in classifica, a quella di Rastelli è mancata la lucidità e la compattezza nel momento chiave ma ha avuto una reazione veemente dopo il crollo di metà ripresa.
Thereau 5 - Si muove male e si vede poco, sbaglia il rigore che poteva sbloccare e indirizzare la partita nel primo tempo. Inconcludente, sostituito per evidente demerito.
Perica 7,5 - Devastante il suo impatto sul match che, di fatto, è deciso da lui: sblocca il risultato con un gran destro da fuori e sfiora la doppietta personale colpendo un palo e mandando fuori di poco un altro tiro a giro. Entra al posto di Thereau e la musica cambia completamente. L'uomo della domenica.
Rafael 7 - Tiene lo 0-0 nel primo tempo con un doppio intervento su Zapata e De Paul e parando il rigore a Thereau. Bene nelle usicte, incolpevole sui gol.
Bruno Alves 5 - Perica lo punta e lui indietreggia regolarmente lasciandogli spazio. Complice, come tutta la difesa, del buco lasciato in occasione del raddoppio di Angella dopo la corta respinta di Deiola.
Borriello 7 - Lui la sua parte la fa sempre. Lotta, corre, indietreggia, si sacrifica e soprattutto segna con la continuità di un ventenne: gol numero 16 quest'anno in campionato nel momento giusto per riaprire la partita e tentare l'assalto finale. Che fallisce per un soffio.