MotoGP, pagelle della Spagna: Pedrosa fenomenale, bocciati Rossi e Iannone

Lorenzo finalmente in palla, appena sufficiente Vinales

DANI PEDROSA – VOTO 10

 

Vittoria, pole position e giro più veloce in gara. Il piccolo Dani ha messo sull’asfalto il finesettimana  perfetto 238 giorni dopo l’ultima domenica di festa, l’anno scorso a Misano. Un percorso netto che gli permette di rientrare nel gruppo degli eletti.

 

MARC MARQUEZ – VOTO 8,5

 

Il confronto con il compagno di squadra lo rende meno marziano e più umano. Dopo aver cercato di tenere la scia di Pedrosa decide di accontentarsi dei 20 punti utili a vedere da vicino il vertice del mondiale.

 

JORGE LORENZO – VOTO 8

 

Nella sua seconda vita, quella lontano dalla Yamaha, trova finalmente i motivi per sorridere. A Jerez la Ducati non è più l’oggetto ostile e misterioso da portare in pista. Il podio è la conseguenza naturale del progresso, anche se la strada da fare verso la forma ideale è ancora lunga.

 

VALENTINO ROSSI – VOTO 5

 

Resta aggrappato lassù per una paio di punti appena dopo tre giorni passati in affanno e chiusi nel peggiore dei modi, cioè confuso a centro gruppo. Ritiri a parte, nelle ultime cinque stagioni Rossi era andato peggio di oggi solo nel Gran Premio di Francia del 2013. Una preoccupante inversione di tendenza dopo  l’avvio brillante.

 

MAVERICK VINALES – VOTO 6

 

Cerca di surfare sui problemi della Yamaha ma fa una fatica maledetta a mantenere le promesse di inizio anno. E’ vero che ora Rossi è lì a due punti, lo è altrettanto che un mastino come Marquez si è avvicinato pericolosamente.

 

ANDREA IANNONE – VOTO 4

 

Si è steso un’altra volta, è 17° nel mondiale con 9 punti appena. Un disastro che mette tanta malinconia alla Suzuki, viziata in passato dalle zampate di Vinales, abituata purtroppo oggi alle carene distrutte di Iannone.

 

JOHANN ZARCO – VOTO 7,5

 

La miglior Yamaha del finesettimana di Jerez è la sua. Archiviata la doppietta iridata in Moto2 Zarco sta dimostrando qualità e sostanza anche nel mondo dei grandi. Senza la caduta nella complicata domenica di Losail sarebbe ancora più avanti. Nel mondiale è il primo dei non ufficiali e rapprsenta fin qui la rivelazione dell’anno.