Ok, la coppia è (sempre più) giusta. Nel segno di Lautaro e Lukaku e con l'intermezzo fuori programma di De Vrij l'Inter passeggia sul fango del Comunale-Olimpico-Grande Torino e si mantiene sulla scia della Juventus. Il 3-0 nerazzurro fa dire... 34 (punti) alla squadra di Antonio Conte, sempre più l'Anti-Juve. Il periodo no dei granata (1 vittoria episodica a Brescia nelle ultime 8 giornate) spinge la società di Cairo ad andare ai ripari: o cambiando il tecnico o facendo innesti importanti nel mercato invernale. Il top probabilmente sarebbe fare entrambe le cose...
PREMIO CONTE BIFRONTE - Il solito Antonio Conte: balbetta in Europa e fa grandi cose in campionato. Storie già viste nei suoi anni juventini. Alla vigilia di un'altra due-giorni di Champions, la sua Inter si gode una vittoria importante in casa del Toro vincendo quasi in surplace, senza sudare troppo. L'emergenza a centrocampo continua, con l'infortunio (da valutare) di Barella che si aggiunge ai guai fisici di Sensi e Gagliardini. Ma, come si diceva, l'attacco segna, la difesa non prende gol e i nerazzurri possono sognare a giusta ragione quello scudetto che ormai è una chimera dal magico anno 2010, quello del Triplete e quello, appunto, dell'ultimo tricolore.
PREMIO REGIA DA OSCAR - Nel tabellino dei marcatori il suo nome non rimarrà scolpito in questa Torino-Inter 0-3. Ma l'ambidestro Marcelo Brozovic è stato un vero leone nel pantano torinese: da applausi la palla scodellata sulla testa di Lukaku sullo 0-1 con miracolo di Sirigu sulla frustata del belga, da manuale il passaggio sempre per il belga che nella ripresa sigilla lo 0-3.
PREMIO TORO SCORNATO - Per un Toro (Lautaro Martinez) che continua a segnare a raffica, un Torello che continua a sprofondare in classifica. L'alibi dell'infortunio e della conseguente uscita di Belotti tiene fino a un certo punto. Senza il Capitano Coraggioso la squadra granata si è sfaldata di fronte alle prime difficoltà. Walter "Millescuse" Mazzarri è uno abituato a lavorare (dicono) sui minimi dettagli: grande attenzione alla fase difensiva, allenamenti secretati come neppure ai tempi dell'Urss del Kgb. Eppure, tra mille schemi e mille sedute tattiche alla lavagna, risulta singolare e inspiegabile che il Toro prenda due gol come quelli di Lautaro e De Vrij. Con l'intera linea difensiva uccellata dallo scatto bruciante dell'argentino con movimenti della retroguardia non esattamente sincronizzati. E con i difensori presi alle spalle da un De Vrij puntuale all'appuntamento con un bel cross di Biraghi preciso ma telefonato e, in teoria, di facile lettura. Insomma, aprire le sacre porte del Filadelfia e far vedere ai tifosi qualche allenamento non sarebbe una brutta idea. Cementerebbe un po' il rapporto tra il Popolo granata e la squadra. E pazienza se qualche segretissimo schema tattico verrà visto anche da occhi indiscreti ma amici...