Lo avevamo lasciato al Mondiale 2010 eliminato nel girone tra ammutinamenti interni e le solite polemiche che lo hanno sempre circondato. Ora Raymond Domenech è il presidente dell'associazione allenatori francese. Dalla pancia dello Juventus Stadium, in occasione del Wyscout forum, l'ex ct ha elogiato Jardim e ha consigliato all'Inter il profilo ideale per la panchina nerazzurra.
Il Monaco si appresta a diventare campione, se lo aspettava?
"A essere sincero, no. Era totalmente inaspettato. Il Psg probabilmente chiuderà il campionato a 89 punti: nelle ultime quattro stagioni sarebbero bastati per vincere. Il Monaco si è superato".
Jardim condottiero: quanto è suo questo trionfo?
"È stato fantastico. La sua bravura è stata quella di saper cambiare. La mossa di passare dal 4-3-3 al 4-4-2 è stata geniale e vincente. Spostando Fabinho in mezzo al campo ha creato una coppia fantastica con Bakayoko. E poi ha preso il difensore ideale per la sua fase difensiva: Glik! E non dimentichiamoci della forza sulle corsie laterali di Sidibé e Mendy".
E poi c'è Mbappé...
"Già l'anno scorso giocava con la Primavera e tutti ci domandavamo: wow, perché non è già in prima squadra? Altro merito di Jardim che l'ha fatto crescere con calma, bisogna avere pazienza".
Assomiglia davvero a Henry?
"Naturale, ma Thierry ad inizio carriera aveva un ruolo differente, segnava di meno e giocava più decentrato. Mbappé ha il gol nelle vene, è più centravanti. Lo cercano tutte le big? Deve preoccuparsi di giocare, se andasse al Real o al Barcellona farebbe panchina: non gli conviene. Dipende da che progetto gli viene costruito attorno".
Giovani di talento e programmazione, quindi, alla base di questo successo?
"Mi viene da sorridere pensando alla sconfitta per 6-1 con cui il Monaco chiuse la passata stagione, scivolando al terzo posto. Alla sua seconda stagione media e opinione pubblica hanno massacrato Jardim, tutti lo davano per esonerato. La società è stata bravissima a tenerlo e ora è stata ripagata".
Jardim ora è nel mirino dell'Inter
"È pronto per qualsiasi big ma gli consiglio di non andare all'Inter".
Perché?
"A Milano non gli darebbero certo il tempo che ha avuto nel Principato. Quanti allenatori ha cambiato l'Inter nelle ultime stagioni? Quanto tempo hanno avuto? Ma soprattutto: chi è il presidente dell'Inter, chi sono i dirigenti che decidono? È meglio che resti al Monaco".
C'è dunque un profilo adatto al club nerazzurro?
"Blanc! Ha già giocato nell'Inter, conosce l'ambiente ed è libero. E al Psg ha fatto meglio di Emery. Molto meglio".
Da un allenatore francese all'altro: Zidane è ancora in finale di Champions. Se lo aspettava?
"Non mi aspettavo nemmeno diventasse allenatore, ad essere sincero. Era giocatore e pensava come tale. Però era un leader, sebbene parlasse poco e a bassa voce. Anche adesso ha mantenuto lo stesso profilo. Ma allenare negli ultimi anni è un'esperienza differente: tra staff e tecnologia il tecnico deve essere anche e soprattutto un gestore di uomini".
Wyscout, software utilizzato da club, allenatori e agenti di per visionare praticamente tutti i giocatori del mondo, è uno dei supporti più innovativi...
"Certo, lo usiamo anche molto anche noi allenatori. Serve a preparare meglio le partite. Ed è anche utile ai tecnici disoccupati per trovare nuove squadre...".