Contro l'Atalanta il Milan ha ritrovato il suo capitano: "E' stato il mio terzo esordio" ha detto Riccardo Montolivo a Premium. "Ho avuto molti attestati di stima e ora punto ai Mondiali di Russia 2018" afferma il centrocampista che sulla stagione dei rossoneri vede positivo: "Abbiamo messo basi importanti e vinto un trofeo dopo alcuni anni. Dobbiamo tornare a giocare in Europa, è importante per il blasone del club" ha concluso.
Dopo sette mesi, tornare a giocare una gara da titolare è un'emozione che non lascia indifferenti. Al punto che Montolivo considera quella contro l'Atalanta la partita del suo terzo esordio: "Sì, possiamo definirlo così. Dopo il primo da ragazzo e quello dopo la rottura della tibia c’è stato anche il terzo. Le emozioni si assomigliano molto. Rivivere l’aria di una gara vera, respirare l’erba ed essere di nuovo protagonista in campo sono emozioni che ti mancano molto quando stai fuori: sono molto felice di averle rivissute".
E da capitano, Montolivo difende la pur difficile stagione del Milan: "Credo che sia stata una stagione in cui abbiamo messo delle basi importanti. Dal punto di vista caratteriale questa squadra non è mai mancata e questo è stato apprezzato molto anche dai tifosi. In più abbiamo riportato un trofeo a Milanello dopo alcuni anni. In queste ultime partite i risultati e il gioco dovevano essere migliori però la valutazione della stagione è assolutamente positiva". Qualcuno, come Del Piero, ha detto che che i giocatori di questo Milan non avrebbero fatto neanche la panchina nel Milan di qualche anno fa am Riccardo non si scompone: "Da un certo punto di vista è un’opinione condivisibile perché la squadra di qualche anno fa era sicuramente di un altro livello rispetto al Milan di oggi. Detto questo, non sono completamente d’accordo con lui perché in questa rosa ci sono dei giovani di grande valore, ma parliamo di una squadra che 10 anni fa era una delle più forti al mondo: non dobbiamo prendere in giro nessuno". Risposta per le rima anche ad Antonio Cassano, che aveva definito il Milan "un gruppo di scappati di casa: "Il suo commento mi interessa poco" ha replicato il capitano.
A questo Milan mancano ancora due giornate di campionato in cui difendere un sesto posto che, in questo momento, rappresenta il massimo possibile: "Dovremo saltare addosso al Bologna. Sono già salvi ma se pensiamo che sarà facile partiamo già sconfitti. L’obiettivo europeo? Tornare a giocare in Europa è importante per il blasone del club anche se non è la Champions. Con la Fiorentina ho giocato l’Europa League, siamo stati eliminati in semifinale ai rigori e comune quando arrivi in fondo ci sono avversari di grande livello. L’obiettivo del Milan è tornare in Champions ma non possiamo assolutamente non valorizzare l’Europa League".
Chiudere bene per poi 'pensare alla nuova stagione con la nuova proprietà: "La squadra e l’ambiente hanno percepito grande entusiasmo e grande ambizione dalla nuova proprietà. Però non dobbiamo farci distrarre perché il futuro passa dal presente e il presente dipende da noi e dalle prossime sfide".