Champions League, le pagelle di Juventus-Real Madrid: Dybala un fantasma

I voti ai protagonisti della finale di Cardiff

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Buffon 5 - Aveva preso tre gol in tutta la Champions League. A Cardiff gli finiscono alle spalle tre palloni in 64'. Due deviazioni lo beffano: la prima di Bonucci, la seconda di Khedira. Il tiro di Casemiro parte da lontanissimo, ma il tocco del tedesco lo rende imprendibile. Poi il tris di Ronaldo, da due passi, imparabile. E infine, la rete di Asensio: più gol subiti in 90' che in tutto il torneo. Niente miracoli, niente colpe specifiche, niente coppa.

Barzagli 5 - Diligente nel primo tempo, perché Marcelo non è arrembante. Poi nella ripresa si mette in mostra per un ottimo intervento su Isco, ma affonda con tutti i compagni di reparto.

Bonucci 5 - Decisivo in negativo: sfortunato quando devia il tiro dell'1-0 di Ronaldo, a metà strada quando sempre il portoghese si infila tra lui e Chiellini per il 3-1. Aveva impostato bene in occasione del gol del pareggio, ma Benzema in più di un'occasione lo aveva messo in difficoltà. Poi crolla.

Chiellini 5 - Quando Bonucci lo guarda sul secondo gol di Ronaldo lui è in una posizione ibrida, che non serve né a coprire il cross né a marcare il portoghese. È la foto di una serata storta.

Alex Sandro 6 - Piace la sua personalità, piace il modo in cui va a recuperare il lancio di Bonucci che si trasforma nel pallone che, dopo il tocco di Higuain, Mandzukic rovescia in porta. Però Carvajal lo prende in mezzo sul primo gol e Modric spadroneggia da quella parte sul 3-1. Non naufraga.

Pjanic 5 - Gioca il primo quarto d'ora da dottore del centrocampo. Va anche vicino al gol con un gran destro, trova geometrie. Poi pian piano sparisce, fino ad innervosirsi.

Khedira 5 - Impallidisce al confronto di Modric e Kroos, ma perde anche il confronto con Casemiro, molto più dinamico.

Dani Alves 5,5 - Mette la sua esperienza al servizio della squadra, prova a gestire le due fasi. Ma non è serata di magie.

Dybala 4 - Chi l'ha visto? L'unica cosa per la quale si fa notare è l'ammonizione che rimedia. Non trova un solo spunto, non riesce mai a calciare, pian piano si intristisce e si nasconde, fino al momento della sostituzione.

Mandzukic 8 - Il gol della vita, dell'anno. Poteva essere quello della storia: una rovesciata che solo a pensarla... E' il suo secondo gol in una finale di Champions. La prova è da leader assoluto, uomo ovunque. Non basta. Ma bravo, bravissimo.

Higuain 5 - Non per mettere il dito nella piaga, ma i maligni diranno: ecco perché al Real faceva panchina dietro a Benzema. E in effetti... Non punge, gioca una partita normale, senza trascinare, senza decidere, senza graffiare. Appoggia il pallone a Mandzukic trasformato nel gol del pareggio.

Cuadrado 4 - Entra al 65' e l'unica cosa che riesce a fare è quella di farsi espellere: due gialli in 18'. Gara da dimenticare.

Lemina 5,5 - Un cambio disperato per ridare un po' di solidità in mezzo, con il Real che spadroneggiava nel palleggio. Entra con cuore e gambe, con volontà. Non bastano.

Marchisio sv

Navas 6 - Prodigioso ad inizio partita nel disinnescare la bordata di Pjanic. Ma sul gol di Mandzukic, che è un autentico prodigio, sembra in leggero ritardo: è vero che la palla si infila sotto la traversa, ma il suo volo disperato non sembra da superman. Sicuro su tutto il resto, ma non viene mai praticamente impegnato.

Carvajal 7 - Vola come un motorino sulla fascia destra, apparecchia a Cristiano la rete dell'1-0 con una lucidità da campione. Ammonito, si gestisce e nonostante Alex Sandro sia un cliente scomodo, non rinuncia ad offendere. Unica macchia: sul gol di Mandzukic manca la comunicazione con Isco: Carvajal sta stretto, Isco non scende a coprire Alex Sandro e nasce il gol.

Varane 7 - Doveva essere l'anello debole della difesa del Real, ma in realtà mette il bavaglio senza affanni a Dybala e Higuain. E si lancia anche in avanti con sortite palla al piede.

Sergio Ramos 7 - Come tutta la difesa viene sorpreso dalla magia di Mandzukic. Ammonito, non è mai costretto ad altri interventi rischiosi. Provoca anche il rosso a Cuadrado, con la garra e la grinta che lo contraddistinguono.

Marcelo 8 - Che dire: è il terzino mancino è imprendibile. Tocca la palla come nessuno, è imprendibile, fa una magia autentica sul gol del 4-1. Meraviglioso, come spesso gli accade, in Champions e non solo.

Modric 9 - La meraviglia nel vederlo giocare è di tutti gli appassionati. Non butta un pallone, cuce il gioco, illumina, disegna linee di passaggio che il centrocampo della Juve non riesce mai a leggere. E sul tre a uno dimostra di avere anche qualità ulteriori, ovvero l'interdizione in avanti: ruba palla e serve Ronaldo. Sontuoso.

Casemiro 8 - Aveva già punito il Napoli con un siluro da fuori, qui trova anche una deviazione per battere Buffon. Solido, grintoso, non si sottrae mai ai contrasti e chiude di fatto la partita.

Kroos 8,5 - Che dire: completa alla grande il tridente di centrocampo di Zizou con tocchi mai banali, con strappi verticali, con aperture precise. Solido, tecnico, completo. Bellissimo.

Isco 7,5 - La scelta di Zidane che dà continuità agli ultimi mesi del Madrid: nel primo tempo convince poco, poi cresce. Va in verticale a dare fastidio tra le linee della Juve, pian piano diventa un riferimento per il gioco del Real che domina la ripresa.

Benzema 7,5 - Dimostra di essere il centravanti perfetto per il Real perché manovra, dialoga, apre spazi. Anche se non conclude, gioca una partita davvero pesante nell'economia del match dei blancos.

Ronaldo 10 - Potremmo elencare i numeri straordinari di questo autentico fenomeno. Invece ci limitiamo al match. All'8' del primo tempo non aveva ancora toccato il pallone. Poi, boom, Buffon trafitto. E ancora, il gol nella ripresa, che è la summa di quanto è: centravanti, letale, immarcabile. Decisivo.

Bale 6 - Tredici minuti a giochi fatti, una sorta di passerella per lui, padrone di casa.

Asensio 7,5 - Entra e graffia. Non è la prima volta. È un classe '96, entra già nella storia segnando a Buffon, segnando in finale di Champions. Il futuro è suo, ma anche il presente.

Morata sv - Altro giro, altra Champions. Entra nel finale e vede piangere gli ex compagni.


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