Inter, via all'era-Spalletti. Una squadra se ne va. Ecco chi resta

Si apre la settimana dell'annuncio del nuovo tecnico. Si rifà metà della rosa

Lunedì 5 giugno: l'era-Spalletti apre la nuova vita interista, sperando -dopo sei stagioni senza l'ombra di un successo- che qualcosa cambi e possa durare nel tempo. L'Inter dei 4 allenatori (e dei 5 cambi di panchina: Mancini-De Boer-Vecchi/1-Pioli-Vecchi/2) passa alla storia come la peggiore degli ultimi 40 anni. La squadra 2017-'18, contratto biennale per Luciano Spalletti, vedrà le sue prime tracce a partire da domani, secondo i piani -non ancora definiti- che in queste ore tecnico e dirigenti stanno elaborando.

Una squadra se ne va. Si ricomincia, daccapo. La lista dei partenti vale una squadra intera: Il portiere Carrizo; i difensori Ranocchia (torna dall'Inghilterra, non rimane), Murillo (piace agli inglesi) e Nagatomo; i centrocampisti Banega e Brozovic; il sacrificio di Perisic, che per 50-55 milioni andrebbe allo United, e questo non è un discorso tecnico, bensì economico, perché quei 55 milioni servono entro il 30 giugno per mettere posto i conti con l'Uefa e poter fare libero mercato a luglio; gli attaccanti Biabiany, Palacio (fine contratto) e il mistero-Gabigol da risolvere, con il prestito a qualche club che lo possa far giocare. Siamo a dieci.

I dubbi riguardano altri due difensori: Andreolli e Santon, poco utilizzati nel corso della stagione (Andreolli ha giocato solo le ultime 3 gare, Santon titolare a settembre-ottobre è poi finito in panchina per restarci fino a maggio); e uno fra Kondogbia e Joao Mario, acquisti milionari del 2015 e 2016 (sono costati 30 milioni ciascuno) e dal rendimento preoccupante. Per Joao Mario non sono previste ipotesi di cessione, diverso il disocrso per Kondogbia. Su Andreolli e Santon, conterà anche il pensiero dei due giocatori.

In dieci sicuri di restare. Ovvero il portiere Handanovic. In difesa rimangono gli esterni D'Ambrosio e Ansaldi, e rimane anche Miranda che è pure reduce da una stagione disastrosa. A centrocampo Gagliardini e Medel, considerato che il cileno -nei piani strategici di Spalletti- va considerato un centrocampista e non un difensore. L'esterno Candreva, e gli attaccanti Icardi ed Eder. In attacco, il 19enne Pinamonti sarà aggregato alla prima squadra.