Dopo la bufera, le scuse. L'Arabia Saudita cerca di ridimensionare il caso del mancato minuto di silenzio che i giocatori sauditi non hanno osservato in onore delle vittime dell'attacco di Londra poco prima della gara contro l'Australia. "Non c'era alcuna intenzione di mancare di rispetto alle vittime di Londra, né alle loro famiglie", ha spiegato la Federazione, giustificando il comportamento dei calciatori nel match valido per le qualificazioni a Russia 2018.
Le immagini dei giocatori dell'Arabia Saudita non allineati durante il minuto di silenzio avevano fatto rapidamente il giro del mondo, suscitando rabbia e indignazione. Un atteggiamento che sui social aveva scatenato immediatamente una bufera contro i calciatori, accusati di non aver rispettato la memoria delle vittime dell'attentato e di solidarizzare con i terroristi. Accuse respinte al mittente dalla Federazione saudita, che ha voluto chiarire la sua posizione sul caso. "Siamo profondamente rammaricati per quanto è accaduto - si legge in una nota -. Condanniamo tutti gli atti di terrorismo e di estremismo".