Italia, Ventura: goleada difficile

Il ct resta con i piedi per terra: "Sarà una gara diversa dall'andata e da quella che alcuni si aspettano". Buffon: "In futuro mi vedo bene come ct..."

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Giampiero Ventura non si fida del Liechtenstein. "Goleada? Mi sembra una parola forte in una partita internazionale. Storicamente è difficile per noi, sia a livello di club che di Nazionale - ha spiegato il ct azzurro -. Il Liechtenstein è una squadra diversa da quelal dell'andata, merita rispetto". "Sarà una gara diversa da quello che alcuni si attendono - ha aggiunto -. Abbiamo due obiettivi: vincere e migliorare certi aspetti".

Per Ventura la gara col Liechtenstein non è da sottovalutare. "Ho visto che l'Italia ha fatto delle goleade nel 1926, parliamo della notte dei tempi - ha proseguito il ct azzurro -. Nel campionato non siamo abituati, basti pensare che affrontare il Carpi due anni fa non portava a goleade e poi il Carpi è retrocesso...". Per il tecnico della Nazionale, occorre fare un passo alla volta. "Prima della partita con la Spagna dobbiamo pensare al Liechtenstein  - ha spiegato -. Dobbiamo vincere, poi ci concentreremo sulla prossima sfida. Non dico che possiamo vincere assolutamente con la Spagna, ma andremo a giocare per farlo. Non ci è precluso nulla". 

Dopo l'amara finale di Champions con la Juve, Buffon riparte dalla Nazionale. E lo fa con serenità. "Sono un professionista ormai da tanti anni, sono molto sereno. Voglio finire la stagione con una vittoria", ha spiegato il portiere azzurro, che poi ha parlato anche della gara col Liechtenstein. "Goleada? Non mi piacciono questi annunci, non dobbiamo parlare di quanti goal dobbiamo fare - ha precisato -. Per vincere abbiamo bisogno di una grande gara e speriamo di farla". Poi qualche battuta sul futuro in nazionale e alla Juve. "Pronto per la pensione con Donnarumma in Nazionale e Sczcesny quasi bianconero? Sì, non sono eterno. Ho sempre ragionato per il gruppo - ha dichiarato Gigi -. L'Italia e la Juventus valgono di più dei singoli e di Buffon. Questo momento arriverà e sono tranquillo". "Il futuro? Più che l'allenatore mi piacerebbe fare il commissario tecnico. C'è meno stress e voglio, dopo tanti anni sul campo, fare qualcosa che mi faccia stare più sereno", ha concluso il numero uno azzurro.