Gli appelli e le richieste di Spalletti sono andati inascoltati. Ivan Perisic vuole il Manchester United con cui avrebbe già raggiunto un accordo di massima a ingaggio raddoppiato e considera conclusa la sua esperienza all'Inter. Volontà del tecnico a parte, la trattativa resta bloccata tra i 40 milioni di euro offerti dai Red Devils e i 50 chiesti dai nerazzurri. La cessione del croato, con altre plusvalenze, sarebbe un tesoretto importante.
La situazione per quanto complicata in apparenza è piuttosto chiara. L'Inter deve incassare circa 30-35 milioni per far quadrare il bilancio il prossimo 30 giugno agli occhi della Uefa, ma non trattandosi di cifre spropositate la dirigenza nerazzurra - come dichiarato da Sabatini su Jovetic - non svenderà i proprio giocatori. La soluzione più immediata sarebbe la cessione di Perisic al Manchester United, per volontà del giocatore stesso che non ha ascoltato gli appelli di Spalletti, ma lo farà alle proprie condizioni che al momento prevedono un'offerta di almeno 50 milioni di euro. Lo United è fermo a 40, forte della volontà del giocatore e di un accordo di massima sull'ingaggio, con Mourinho che ha messo il croato in cima alla lista dei rinforzi. Ausilio e Sabatini, però, stanno studiando anche altri modi per raccogliere la cifra necessaria ad accontentare la Uefa tramite le plusvalenze, poi per Perisic si vedrà.
I nomi in uscita non mancano e che possono portare ad entrate importanti. Uno dei più corteggiati è Brozovic che a dispetto della clausola rescissoria da 50 milioni di euro, potrebbe essere ceduto per 15-20 milioni contro i 4 di costo a bilancio. Sul centrocampista croato, corteggiato in passato da tanti club italiani ed europei come Milan e Juventus, l'interesse si è un po' raffreddato dopo una seconda parte di stagione non buona in nerazzurro. Proposte concrete, soprattutto dal Sudamerica, ne ha invece Banega che, arrivato a costo zero, portebbere una plusvalenza automatica. Con loro Jovetic, ma anche Ranocchia, due esuberi dall'ingaggio pesante di cui la società si libererebbe volentieri, con Biabiany destinato allo Sparta Praga per 5 milioni di euro.
Un tesoretto, al netto del discorso Perisic, che se completato porterebbe nelle casse più di 50 milioni di euro, con un risparmio sugli ingaggi di 20 milioni lordi. Quanto basta per rientrare nell'obiettivo di bilancio imposto dal Fair Play Finanziario, ma anche per mettere da parte un bel gruzzoletto da reinvestire immediatamente sul mercato.