Prime parole di Fabio Capello come nuovo allenatore dello Jiangsu Suning. Presentazione ufficiale in grande stile a Nanchino e subito una frase che non farà piacere ai tifosi dell'Inter. Il tecnico in conferenza stampa è stato accompagnato da Gianluca Zambrotta, che sarà uno dei suoi collaboratori come anche Brocchi: "Di fianco a me c'è Zambrotta: insieme abbiamo vinto due campionati che ci sono stati tolti ma noi li abbiamo vinti sul campo".
Capello ha spiegato il suo motivo della partenza per la Cina, fortemente voluto da Zhang Jindong come uomo forte a Nanchino per rilanciare la gestione sportiva dello Jiangsu Suning, in grave difficoltà in classifica: "Quando è arrivata l'offerta ho valutato soprattutto il gruppo con cui sarei andato a lavorare. E Suning è un gruppo mondiale importantissimo che vuole fare grandi cose per il calcio: ho detto sì per il progetto". Don Fabio ha spiegato il ruolo che avrà: "Sarò il supervisor, ho un gruppo di lavoro giovane. Abbiamo già fatto alcuni allenamenti e mi sono accorto che la squadra può e deve fare di più, bisogna migliorare sia in coppa che in campionato. La fiducia c'è, ho un gruppo di lavoro giovane: usciamo da questa brutta situazione".
Con Capello, appunto, sia Brocchi che Zambrotta. E proprio su quest'ultimo arriva l'uscita sugli scudetti di Calciopoli, quando Capello allenava la Juventus: "Con Gianluca abbiamo vinto due campionati che ci sono stati tolti, ma che noi abbiamo vinto sul campo". Una frase che scatenerà polemiche nell'ambiente nerazzurro. Ma al di là delle questioni di tifo, Capello ha illustrato la posizione di Zambrotta e Brocchi: "Gianliuca metterà a disposizione della difesa della nostra squadra tutto quello che ha imparato da me e da tutti gli allenatori che ha avuto. Brocchi potrà essere di grande aiuto nel settore giovanile di Suning".
Poi i collaboratori storici, a partire da Franco Tancredi: "Ha lavorato con me tanti anni nella Roma, nel Real, nella Juventus. Ha fatto diventare un grande portiere Casillas, che aveva grandi difetti. Ho con me Ventrone, un grandissimo preparatore atletico, grande ricercatore e grande studioso. Da lui mi aspetto molto per quanto riguarda la condizione fisica. Un gruppo di giovani e di esperti, è il giusto mix per guidare questa squadra al successo. E ci siamo tenuti un collaboratore cinese, che ci può aiutare a capire la realtà cinese".
Il rapporto con l'Inter sarà importante, spiega Capello: "Ho scelto Suning perché ci ho visto grandi prospettive di sviluppo nel calcio e c'è una grande connessione con l'Italia e con l'Inter. È una collaborazione. Del calcio cinese già sapevo diverse cose, avevo visto tante partite e mi incuriosiva". Cina come scelta di vita, a 71 anni. Capello non fa una piega: "Quando io sono andato in Cina qualcuno di voi non era ancora nato, parliamo del 1992-1993-1995. L’impressione, ogni volta che sono tornato, è di una nazione con sviluppo verticale. Sono passati tanti anni dal 1992, è un altro mondo".
Capello debutterà sulla panchina dello Jiangsu domenica 18 contro il Changchun Yatai. La squadra di Suning è attualmente penultima in classifica, con soli 8 punti in 12 partite. "L'esordio è nel giorno del mio compleanno, speriamo che i giocatori mi facciano un bel regalo". Poi una considerazione sulla nazionale cinese di Lippi e sull'obiettivo di creare grandi talenti dal settore giovanile: "Contro la Siria è stato sfortunato, ma si vede la sua mano. Con il club dobbiamo supportare la nazionale fornendo giocatori pronti tatticamente, fisicamente e tecnicamente. Bisogna avere il coraggio di lanciare i giovani, speriamo che dal settore giovanile dello Jiangsu escano dei futuri talenti".
Nella conferenza ha parlato anche Zambrotta, che curerà l'allenamento della parte difensiva dello Jiangsu: "Conosco la mentalità del mister, quindi appena mi ha proposto di venire qui ho accettato subito. Lo conosco come persona e come mentalità, è un onore far parte di questo staff. Quello che posso fare è dare il mio contributo per la mia esperienza di allenatore e anche di giocatore, credo che questo sia importante. È fondamentale fare squadra con lo staff e migliorare la posizione in classifica".
Si dedicherà ai giovani, invece, Brocchi, che lavorerà per il settore giovanile: "Ho avuto la fortuna di allenare i giovani al Milan, dove ho cercato di aiutarli sotto più punti di vista. Sono 4 aree importanti: tecnica, tattica, fisica e mentale. Tranne pochissimi esemplari al mondo, tutti hanno bisogno di migliorare per diventare giocatori di classe mondiale. Devono essere prima di tutto i giocatori a credere in quello che tu proponi, deve essere un lavoro quotidiano. Bisogna avere le conoscenze da mettere a disposizione dei giocatori, che poi devono metterle in pratica nella squadra".