Danilo Petrucci è il pilota più veloce al termine della prima sessione di prove libere del GP d'Olanda, ottava prova del motomondiale. L'italiano della Ducati Pramac si mette alle spalle altre due moto private: la Yamaha Tech 3 di Zarco e la Honda LCR di Crutchlow. Quarto e quinto tempo per Dovizioso e Rossi, mentre restano momentaneamente fuori dalla top 10 Vinales e Marquez (12° e 13°) che accusano poco più di mezzo secondo dalla testa.
L'avvio di weekend ad Assen sorride dunque ai team satellite, che mettono tre moto davanti a tutti. Petrucci, reduce dalla caduta del Montmelò, chiude in 1'34''680, un tempo ancora distante da quelli che verranno fatti registrare in qualifica, ma sufficiente a piazzarlo al comando, davanti al solito Johann Zarco (+ 0''126) e a Cal Crutchlow (+ 0''142), fresco di rinnnovo con il team di Lucio Cecchinello.
Alle loro spalle, praticamente incollati,
Andrea Dovizioso con la prima delle Ducati ufficiali (+ 0''149) e
Valentino Rossi, con la prima M1 factory (+ 0''161). Il Dottore, nel corso del turno, ha anche utilizzato il
nuovo telaio testato dopo il disastroso GP di Catalogna.
Sesto tempo per la Suzuki di
Andrea Iannone (+ 0''234), che tiene dietro la Honda di
Pedrosa e l'altra Tech 3 di
Folger. Completano la top 10 due Ducati: quella ufficiale di
Jorge Lorenzo (apparso parecchio in difficoltà nel tenere a bada la sua Desmosedici, specialmente all'inizio della sessione) e quella del team Aspar di
Karel Abraham.
Fuori dai 10, un po' a sorpresa,
Maverick Vinales e
Marc Marquez, che comunque accusano un ritardo tutt'altro che incolmabile (circa sei decimi) da Petrucci. Marc, in particolare, si è concentrato come di consueto sul
lavoro in vista della gara, stampando il suo miglior crono con le gomme medie, mentre tutti gli altri giravano con le soft.
La sessione era stata condizionata in avvio da
un paio di incidenti: prima una brutta caduta per Jonas Folger, uscito dolorante e portato al centro medico per accertamenti, poi la rottura del motore della Desmosedici di Dovizioso, che perde olio in pista (causando anche la scivolata del compagno di team Lorenzo) e costringe la direzione gara a sventolare le bandiere rosse e
interrompere tutto per circa mezzora.