Finisce il sogno azzurro agli Europei Under 21 in Polonia. L'Italia perde 3-1 contro la Spagna e dice addio alla finale di Cracovia. Il protagonista del match è Saul, autore della tripletta decisiva con le reti al 53’, al 65’ e al 74’. Bernardeschi prova a svegliare i suoi con la rete del momentaneo pareggio al 62’, ma Gagliardini si fa espellere e l'Italia crolla sotto i colpi del centrocampista dell’Atletico. La finale sarà Germania-Spagna.
L'avvio degli azzurri è incoraggiante: dopo 2', Chiesa converge in area e rientra sul destro, ma la sua conclusione viene bloccata da Arrizabalaga. La Spagna risponde: all'8', è Deulofeu a trovare la traversa da calcio d'angolo, sul quale Donnarumma non appare sicuro. E' di nuovo il capitano della Rojita a testare i riflessi del suo ormai ex compagno con il destro al giro al 19', ma l'azzurro è attento e blocca. Dopo 3 minuti, però, è la squadra di Di Biagio ad andare vicinissima al gol: Pellegrini, servito in area, conclude di destro, ma è bravo l'estremo difensore spagnolo a respingere il corner, dal quale è invece Bernardeschi a sfiorare il vantaggio. A salire di rendimento dopo la mezz'ora è stavolta la Spagna, con Sandro a sfruttare un'ottima giocata di Ceballos e cercare la rete con il destro dal limite: pallone di poco alto sopra la traversa. E' l'ultima occasione di un primo tempo intenso e ben giocato dalle squadre, molto propositive in fase di conclusione.
La ripresa si apre nel peggiore dei modi per gli azzurrini: dopo 8 minuti, infatti, la Spagna passa in vantaggio. E' Saul Niguez, servito da Ceballos, a trovare uno splendido sinistro dal limite dell'area su cui Donnarumma non può nulla. La rete innervosisce l'Italia, che rimane in inferiorità numerica: è Gagliardini ad intervenire su Ceballos e rimediare il secondo giallo in pochi minuti, con il primo cartellino arrivato al minuto 50' e il secondo al 58'. Di Biagio cerca allora di risistemare l'assetto azzurro togliendo Chiesa ed inserendo Locatelli. Al 62', nel peggior momento dell'Italia, ci pensa ancora lui: Federico Bernardeschi. Il numero 10 colpisce con il sinistro dal limite dell'area: la sfera, deviata, mette fuori causa Arrizabalaga, che intercetta senza togliere la sfera dalla rete: 1-1. La Spagna, però, non fa una piega, e piazza un uno-due micidiale. Il protagonista è ancora Saul, che prima sorprende Donnarumma al 65' con un sinistro dai 30 metri, con il rossonero in ritardo, poi con un contropiede condotto magistralmente da Sergio Asensio al 73', firmando la sua personalissima tripletta e la quarta rete in questo Europeo. Il centrocampista dell'Atletico Madrid è ora capocannoniere a quota 5.
Il terzo gol taglia completamente le gambe ai ragazzi di Di Biagio, che ci prova inserendo Cerri. L'ultimo a mollare, a pochi minuti dal 90', è Lorenzo Pellegrini, che cerca il 3-2 con un destro dal limite dell'area, sul quale è però attento Arrizabalaga. Dopo quattro minuti di recupero, esplode la festa della Spagna, che venerdì contenderà alla Germania il titolo europeo: sarebbe il quinto per la Rojita, il terzo nelle ultime quattro edizioni. L'Italia, invece, non riesce a bissare il successo contro i tedeschi, dicendo addio alla possibilità di vincere il sesto europeo, che manca dal 2004.