Il presidente della Federcalcio spagnola Angel Maria Villar è stato arrestato questa mattina a Madrid insieme al figlio Gorka e ad almeno altre 10 persone nell'ambito di un'operazione anticorruzione. Tra i reati contestati quello di appropriazione indebita e di falsificazione di documenti in relazione all'organizzazione di partite internazionali. La Guardia Civil sta perquisendo gli uffici della federazione per l'acquisizione di prove.
Villar è presidente della Federazione spagnola dal 1988 ed è stato rieletto lo scorso maggio. Oltre al suo ruolo nella federazione spagnola, Villar è vicepresidente della UEFA dal 1992 e della FIFA dal 2000. Mantiene le cariche da allora e dall'ottobre del 2015 al settembre del 2016 è stato anche presidente ad interim della UEFA.
Il blitz su larga scala contro la cupola del calcio spagnolo è scattato alle prime ore della mattina, con perquisizioni e arresti non solo nella sede centrale di Madrid ma anche nelle federazioni regionali e in domicili privati.
Fra i fermati ci sono anche il vicepresidente economico della Federazione Juan Padron e il presidente della federazione di Tenerife, secondo El Pais online. Villar, l'uomo durante il cui mandato la Spagna è esplosa come potenza mondiale del calcio, è al potere da 29 anni. L'operazione è guidata dal giudice anti-corruzione della Audiencia Nacional di Madrid Santiago Pedraz. L'accusa è di presunte malversazioni. L'inchiesta era scattata l'anno scorso dopo una denuncia presentata dal Consiglio Superiore dello Sport spagnolo, che ipotizzava fra l'altro irregolarità a beneficio del figlio di Villar, Gorka, avvocato specializzato nel diritto sportivo e titolare della società Sports and Advisers.
Nei confronti di Villar è in corso inoltre un'altra inchiesta sull'utilizzo finora non giustificato di una sovvenzione pubblica di 1,2 milioni di euro destinati a progetti sportivi in paesi dell'Africa e dell'America Centrale che non sarebbero stati realizzati
"Non so se è per colpa del potere del signor Villar nell'Uefa...". Parole di José Mourinho, in una delle sue conferenze stampa più celebri, quella degli infiniti "por qué": era il 27 aprile 2011 e il Real era stato eliminato dalla Champions per mano del Barcellona di Guardiola. Nella conferenza post-partita il tecnico portoghese si era scagliato contro la direzione arbitrale, ricordando i favori del passato per il Barcellona e stuzzicando tutti con delle illazioni. Tirò in ballo l'Unicef, sponsor del Barcellona, ma anche Villar...