Missione compiuta per la Juve in Champions. Dopo aver archiviato la pratica ottavi a Mosca, la squadra di Sarri batte 1-0 l'Atletico Madrid all'Allianz Stadium e conquista aritmeticamente anche il primo posto del Gruppo D. A Torino il grande protagonista del match è un ispiratissimo Dybala. La Joya bianconera incanta con i suoi colpi e decide la gara con una magia su punizione nel recupero del primo tempo.
LA PARTITA
Joya pura. La Juve si gode Dybala e porta a casa il primo posto nel girone. Dalla gara con l'Atletico per Sarri arrivano tante buone notizie. Certo, il sorteggio degli ottavi da testa di serie non garantisce avversari semplici, ma sicuramente toglie di mezzo parecchie big. Un dettaglio da non sottovalutare. Sia perché la strada per il grande obiettivo è ancora lunga, sia perché vincere aiuta a vincere. Sempre. Un'abitudine che questa Juve sembra aver interiorizzato bene. Tutto con un'alternanza di rendimento impressionante tra CR7, Higuain e Dybala. Quando uno non c'è o non brilla, ci pensano gli altri. Come ha fatto il Diez contro l'Atletico. Al netto di una prova di spessore e concreta in tutti reparti, la differenza l'ha fatta una magia della Joya. Un colpo da maestro. Mix perfetto di classe e coraggio. Proprio quello che è mancato all'Atletico, apparso invece troppo remissivo e disarmato allo Stadium.
Soprattutto nel primo tempo, quando è la Juve a fare il match, ad accelerare e rallentare. Contro l'Atletico Sarri ritrova Ronaldo e gli piazza accanto Dybala. Sulla trequarti c'è Ramsey, con Bentancur a vestire i panni di Khedira. Muscoli e piedi raffinati. Con Joao Felix in panchina, Simeone invece punta tutto sul tandem Morata-Vitolo in attacco e sulla spinta di Koke e Saul sugli esterni. Col ritmo blando e le squadre corte, l'avvio del match è equilibrato. Molto larghi in partenza, Dybala e CR7 non danno riferimenti ai difensori spagnoli e la Juve prova a creare la superiorità col possesso e il fraseggio stretto. Più basso e macchinoso, l'Atletico invece cerca la profondità saltando il centrocampo e spingendo dalla parte di Lodi. Filosofie agli antipodi che segnano subito il tema tattico del match. Ispirato e in fiducia, Dybala incanta tra le linee e impegna Oblak di sinistro. Nell'Atletico è invece Saul l'uomo più attivo e pericoloso. Senza pressione in mediana e con le difese attente, la gara non decolla. Da una parte la Juve fa la partita, ma Ramsey non brilla sulla trequarti e gli uomini di Sarri non affondano. Dall'altra invece i Colchoneros si proteggono con ordine e ripartono cercando di sfruttare i cross e le palle alte. Fino al recupero del primo tempo regna l'equilibrio, poi Dybala fa saltare il banco con una magia su punizione. Un sinistro velenoso che beffa Oblak da posizione impossibile e fa esplodere lo Stadium.
Ferito, nella ripresa l'Atletico parte con un piglio diverso, aumentando la fisicità della gara. Per dare una scossa Simeone fa entrare Joa Felix e i Colchoneros guadagnano metri. Una pressione che costringe la Juve ad abbassare il baricentro e ad affidarsi a De Ligt e Bonucci per gestire la situazione. Con anche Lemar in campo, l'Atletico va all-inn e Sarri manda in campo Bernardeschi al posto di Ramsey per dare più intensità e dinamismo. Mossa che rischia subito di essere decisiva, con l'ex Fiorentina che centra un palo poco dopo il suo ingresso in campo. Dybala sfiora il raddoppio in contropiede, poi lascia il posto a Higuain innescando la standing ovation dello Stadium. Cambio che toglie fantasia ai bianconeri, ma dà più fisicità e gamba per il finale. Finale che gli spagnoli giocano attaccando a tesa bassa, ma sbattendo contro un gigantesco De Ligt e fallendo il pareggio incredibilmente nel recupero con Morata. Nel giorno del rientro di CR7, ci pensa Dybala a far sorridere Sarri. Per l'Atletico invece gli ottavi sono ancora da conquistare.
LE PAGELLE
Dybala 8: momento magico. Ogni palla che tocca è una meraviglia. La facilità con cui aggancia certi palloni è disarmante e andrebbe mostrata nelle scuole calcio. Coraggiosa e velenosa la magia con cui beffa Oblak
Ronaldo 5,5: rientro opaco. Vaga per il campo a caccia della zolla migliore da cui colpire, ma non riesce quasi mai a prendere la mira. Il tiro alle stelle nella ripresa da buona posizione è lo specchio della prestazione
De Ligt 7: grande prova. Preciso, ordinato, potente. Insieme a Bonucci gestisce bene il traffico davanti a Szczesny ed è sempre pronto a murare chi si presenta dalle sue parti
Ramsey 5: fatica a trovare la posizione e il passo giusto. Non inventa sulla trequarti e non aiuta in fase di non possesso
Oblak 4,5: la punizione di Dybala è una perla, ma la complicità del portiere dell'Atletico è decisiva. Sbaglia a battezzare la palla e a posizionarsi. Incerto anche sulle uscite
Morata 5: le palle arrivano col contagocce, d'accordo. Ma la prestazione è insufficiente. De Ligt e Bonucci non gli fanno toccare palla. Nel recupero fallisce il pareggio da due passi
Saul 6: nel primo tempo è l'uomo più pericoloso dell'Atletico, nella ripresa cala e dalla sua parte la spinta rallenta
IL TABELLINO
JUVENTUS-ATLETICO MADRID 1-0
Juventus (4-3-1-2): Szczesny 6; Danilo 6, Bonucci 6.5, De Ligt 7, De Sciglio 6,5; Bentancur 6,5 (41' st Khedira sv), Pjanic 6, Matuidi 6; Ramsey 5 (18' st Bernardeschi 6,5); Dybala 8 (31' st Higuain 6), Ronaldo 5,5.
A disp.: Buffon, Cuadrado, Rugani, Demiral. All.: Sarri 7
Atletico Madrid (4-4-2): Oblak 4,5; Trippier 5,5, Felipe 5,5, Hermoso 5, Lodi 6 (19' st Lemar 5,5); Saul 6, Herrera 5 (15' st Correa 6), Thomas 6, Koke 5,5; Morata 5, Vitolo 5 (9' st Joao Felix 6).
A disp.: Adan, Arias, Llorente, Saponjic. All.: Simeone 5
Arbitro: Taylor (Ing)
Marcatori: 47' Dybala (J)
Ammoniti: Bentancur (J); Hermoso, Lodi, Saul, Herrera (A)
Espulsi: -
LE STATISTCHE
• Paulo Dybala ha realizzato la sua 10ª rete su calcio di punizione diretto in tutte le competizioni con la maglia della Juventus, la prima da marzo 2018 (contro l'Udinese in Serie A).
• Dybala è il miglior marcatore della Juventus in Champions League a partire dalla scorsa stagione (otto reti).
• La Juventus ha vinto due delle ultime tre gare di Champions League contro l’Atletico Madrid (1N), dopo che aveva perso due delle tre precedenti (1N).
• La Juventus non ha mai subito gol in incontri interni di Champions League contro l’Atletico Madrid (tre precedenti): con nessuna squadra i bianconeri hanno giocato più volte in casa nella competizione mantenendo la porta inviolata (a tre anche il Rosenborg).
• La Juventus ha vinto quattro gare interne di fila nella fase a gironi di Champions League (tutti i formati di gruppo) per la prima volta dall'ottobre 2008 (12 successi).
• Questo è il 12° incontro sui 18 stagionali che la Juventus vince con un solo gol di scarto.
• Paulo Dybala ha segnato tre gol in due presenze da titolare in questa Champions League.
• Era solo da aprile (contro l’Ajax) che la Juventus non chiudeva un secondo tempo di Champions League senza effettuare tiri nello specchio.
• Questa è solo la quarta volta che Cristiano Ronaldo, da titolare, effettua al massimo un tiro in un match con la Juventus, la seconda però a partire da questo novembre (dopo il Milan).
• L'Atletico Madrid non perdeva due partite consecutive nella fase a gironi di Champions League da ottobre 2009.