Missione compiuta per Genoa e Verona in Coppa Italia. A Marassi, i rossoblù vincono 2-1 contro il Cesena, avanti nel primo tempo con il rigore di Laribi. Nella ripresa, ci pensa Simeone ad agguantare i supplementari. Al 95’, la decide Laxalt: sarà sfida al Crotone. Al Bentegodi, il protagonista è Verde: l'ex Avellino stende gli irpini con una doppietta. Non basta Castaldo: nel finale, Zuculini fa 3-1 e regala ai gialloblù il derby con il Chievo.
Juric decide di schierare il 3-4-3 con il tridente d’attacco formato da Pandev e Ninkovic a supporto del Cholito Simeone; a centrocampo torna a vestire la maglia del Genoa, dopo l'infelice esperienza al Millan, Andrea Bertolacci, che affianca Veloso in mezzo al campo. Partono forte i rossoblu, che dopo neanche un minuto di gioco si rendono pericolosi con Ninkovic, ma il tiro del giovane serbo finisce alto sopra la traversa. Il Genoa continua a spingere e all’11’ va vicino al vantaggio con Simeone, che colpisce il palo esterno. Due minuti più tardi è ancora Ninkovic che, dopo aver raccolto il cross di Pandev, si divora il gol del 1-0 mandando il pallone a lato. Al 20’, sugli sviluppi di un corner, si rende pericoloso il Cesena con una conclusione di Eguelfi, ma Perin è pronto e devia il pallone in angolo. Nell’azione successiva è il Genoa a sfiorare il vantaggio con una conclusione di Pandev, che costringe a un super intervento il giovane portiere Fulignati. Al 35’ il direttore di gara assegna un calcio di rigore al Cesena, a causa di un intervento irregolare di Rosi che stende Gliozzi in area. Dal dischetto si presenta Laribi, che non sbaglia e batte Perin, segnando il gol dell’1-0. Nella ripresa Juric effettua subito due cambi, inserendo in campo Taarabt e Biraschi al posto di Spolli e Ninkovic. Al 51’ il Genoa riporta la partita in parità, grazie a una rete del Cholito Simeone su assist di Pandev. Al 17’ è ancora il giocatore argentino a creare pericoli alla difesa del Cesena, con un tiro dal limite, che, però, esce di poco a lato. Il Genoa continua a spingere, ma, prima con una punizione di Veloso e poi con un colpo di testa di Gentiletti, non riesce a trovare la rete del vantaggio. Al 32’ sono ancora gli uomini di Juric a sfiorare il vantaggio con Pandev, ma il sinistro del macedone finisce alto sopra la traversa. Il Genoa potrebbe chiudere la partita nel primo minuto di recupero con Simeone, che colpisce a botta sicura sugli sviluppi di un calcio d'angolo, ma Fulignati, ancora una volta, si fa trovare pronto e respinge il pallone, portando così la partita ai supplementari. La squadra di Juric trova il gol della qualificazione al 5’ minuto del primo tempo supplementare con Laxalt, che da distanza ravvicinata non sbaglia e segna la rete del 2-1. Il Cesena, subito il gol dello svantaggio, prova a reagire, ma non riesce a mettere in difficoltà Perin. La squadra allenata da Camplone ha l’occasione di pareggiare al 3’ minuto del secondo tempo supplementare con Jallow, che, però, manda la palla sull’esterno della rete. Missione compiuta per gli uomini di Juric che passano ai sedicesimi di finale, dove affronteranno il Crotone.
Al Bentegodi, a prendersi la scena è Daniele Verde: il grande ex, 32 presenze e 8 gol lo scorso anno ad Avellino, mette a segno un'incredibile doppietta che, nel primo tempo, sembra aiutare i gialloblù a passare il turno. Al 34', il classe '96 fa partire un sinistro sul quale Radu si fa sorprendere, essendo la traiettoria indirizzata sul primo palo. L'attaccante, però, non si ferma, e dopo quattro minuti trova il raddoppio: Cerci serve nello spazio il 21enne, che si presenta davanti al portiere ex Primavera dell'Inter e lo fredda, trovando la doppietta a distanza ravvicinata e mandando il Verona all'intervallo sul 2-0. Nella ripresa, l'Avellino si gioca il tutto per tutto: esce Moretti, entra Ardemagni. E la pericolosità offensiva dei campani raddoppia: dopo 3 minuti, il vantaggio è già dimezzato. A trovare il 2-1 è Castaldo, che sfrutta l'errore in disimpegno di Caceres e fredda Nicolas, riaprendo la partita. Al 57', il portiere gialloblù deve superarsi per evitare la doppietta dell'attaccante, che sembra batterlo in controtempo con un colpo di testa. Pecchia, allora, prova a coprirsi: al 78', Pazzini lascia il posto a Bruno Zuculini. Sei minuti dopo, colossale opportunità per l'Avellino: Asencio, entrato al 68' al posto di Bidaoui per cercare il 2-2, va vicinissimo al pareggio, sfruttando un errore in disimpegno di Nicolas e calciando a porta vuota, ma Caceres si fa perdonare l'ingenuità di inizio ripresa e respinge sulla linea. Il Verona, allora, decide di chiudere la partita: a farlo è proprio Zuculini, che sugli sviluppi di un calcio piazzato trova il 3-1. E' l'epilogo della partita: il Verona vince, non senza soffrire, e trova la qualificazione ai sedicesimi, dove affronterà, in un derby infuocato, il Chievo.