Fabio Borini si racconta ai microfoni di Radio 105 e spiega perché ha scelto di tornare in Italia. "Sto molto bene in rossonero, mi sto ambientando in un gruppo con tanti stranieri - ha raccontato -. Sentivo l'esigenza di tornare in Serie A anche per giocarmi le mie chances in Nazionale. Dall'estero è tutto più complicato". "Al Milan c'è un entusiasmo incredibile, fa piacere vedere San Siro pieno", ha aggiunto.
"Faccio anche un po' da traduttore, visto che parlo bene inglese. Sono anche molto giovani e mi tocca fare il doppio ruolo, però va bene così", ha aggiunto, spiegando un po' il clima dello spogliatoio. "Le partitelle a Milanello? A volte si gioco alla morte, dipende da cosa c'è in palio - ha continuato -. Se chi perde deve correre, allora diventa molto più competitiva la partitella tra di noi al Milan. Poi quando ci si avvicina alla partita della domenica, normale che l'allenamento sia più serio...". Poi sulle differenza con le pressioni del calcio inglese: "Convivo facilmente con la pressione, mantenendo le stesse abitudini. Non leggo i giornali e faccio la vita normale. Arrivando a casa riesco a staccare completamente dopo il ritiro".