Con il nono titolo mondiale di motocross conquistato ad Assen, Antonio Cairoli è diventato il secondo motociclista italiano più titolato dopo Agostini e al pari di Rossi e Ubbiali nel Motomondiale. “Vincere questo titolo è stato molto importante per me e per tutta la squadra. E’ stato un anno straordinario, credo il mio migliore finora ed è sorprendente notare che posso ancora migliorarmi dopo 14 anni di Mondiale", ha detto il siciliano.
"La cosa mi rende orgoglioso e sono abbastanza sicuro che possiamo ancora fare di meglio. Ad inizio stagione non eravamo dati per favoriti ma abbiamo lavorato duramente durante l'inverno per essere pronti a combattere nuovamente dopo le ultime due stagioni difficili. Questo titolo è molto speciale per me, è il primo con una KTM 450 e ci ripaga di tutto il lavoro che abbiamo fatto per sviluppare questa moto e renderla adatta al mio stile di guida. Voglio ringraziare tutto il mio team, tutte le persone che lavorano in KTM, la mia famiglia, i miei sponsor e i tifosi di tutto il mondo per il loro incredibile supporto durante questi anni", ha aggiunto.
Ma c'è un rammarico per come è andata ad Assen: "La prima manche è andata molto bene, sono partito bene e con Jeffrey abbiamo battagliato per tutta la gara, fino all'ultima curva. Nella seconda purtroppo, al terzo giro, per sbaglio ho tolto tutte le mie lenti in una sola volta, proprio mentre stavo recuperando una partenza non perfetta. Da lì in poi ho lottato con la visibilità durante tutta la manche, cosa che mi ha causato anche un piccolo incidente, quando stavo per agguantare il secondo posto. Comunque il titolo era l'obiettivo principale, anche se non sono completamente soddisfatto della gara, per come è andata la seconda manche".