Dopo Cagliari, ora Praga. A distanza di quasi 4 mesi, Romelu Lukaku è stato ancora vittima di insulti razzisti, questa volta da parte di alcuni tifosi dello Slavia, e ha denunciato lo sgradevole episodio ai microfoni di Esporte Interativo - "Lo avevo già detto quando ero in Nazionale con il Belgio – le parole dell'attaccante dell'Inter nel post partita - La Uefa dovrebbe fare qualcosa perché siamo nel 2019 e non è possibile che succedano ancora queste cose negli stadi. In questa partita sono stato vittima di cori razzisti due volte, non solo al momento del gol ma anche in occasione della prima rete di Lautaro Martinez. Per quanto mi riguarda queste sono cattive persone. Inoltre così si dà anche un brutto esempio ai bambini. Aspetto che la Uefa intervenga".
Nello specifico, Romelu è stato bersagliato subito dopo l’azione che ha portato alla rete del vantaggio di Lautaro Martinez e nei secondi successivi al gol del momentaneo 2-0 dell’Inter poi annullato dal Var. Lukaku, da parte sua, ha risposto portandosi la mano all’orecchio. Poi nel finale, in occasione del gol del 2-1, ha scagliato in rete il pallone con grande rabbia, probabilmente a causa degli insulti arrivati dagli spalti.
LA UEFA NON APRIRÀ UN'INCHIESTA
La denuncia di cori razzisti da parte di Romelu Lukaku nella partita tra Inter e Slavia Praga non viene accolta dall'Uefa. La federazione internazionale, infatti, ha deciso di non aprire un'inchiesta in merito, in quanto né gli arbitri né il delegato Uefa avrebbero udito i cori di matrice razzista rivolti all'attaccante nerazzurro.