Nell'ultimo posticipo della 4a giornata la Lazio batte 3-2 il Genoa e si porta al 4° posto alle spalle di Napoli, Juve e Inter. I biancocelesti sbloccano il match con Bastos (13'), ma al 57' si fanno riprendere da Pellegri. Poi si sveglia Immobile che realizza il 2-1 al 70'. Tre minuti e il classe 2001 diventa il primo Millennial a segnare una doppietta in Serie A. All'82' però un errore di Gentiletti innesca il bomber napoletano che fa tris.
Grandi emozioni a Marassi con due protagonisti assoluti: la copertina del match è da dividere tra Ciro Immobile e Pietro Pellegri, presente e (probabilmente) futuro del calcio italiano. L'attaccante napoletano si conferma il Re Mida dei bomber, visto che qualsiasi palla tocca la mette in fondo al sacco. Settanta minuti anonimi e poi la doppia zampata del bomber di razza: un tap-in facile e poi il regalo dello sciagurato ex Gentiletti solo da scartare. In campionato sono 6 gol, a cui vanno aggiunti la doppietta in Supercoppa italiana alla Juve e il timbro al Vitesse. Ma se Immobile è ormai una certezza di questa Lazio e del nostro calcio, ha dell'incredibile la prestazione di Pellegri, classe 2001, primo Millenial a realizzare una doppietta in Serie A. Un sedicenne che gioca come un veterano e che quando Juric lo manda in campo al posto di Centurion rianima una squadra alle corde. Fortunato nel primo gol (rimpallo e tocco decisivo di Radu), ma il secondo è da attaccante vero, una zampata che fa esplodere Marassi e fa scendere le lacrime a papà Marco, team manager del Grifone. I 90' di Genova regalano ulteriori conferme a Inzaghi, bravo ad azzeccare i cambi e a ottenere sempre il 100% dai suoi. Non è così un caso che i capitolini siano l'unica squadra che ha vinto in una settimana due volte in campionato e in Europa: i ragazzi lo seguono e possono togliersi grandi soddisfazioni. Si morde le mani, invece, Juric. Il suo Genoa ha giocato una buona ripresa, ma ha commesso troppi errori: quello di Gentiletti è emblematico di una squadra in crisi che ha conquistato un solo punto.
Juric ha l'acqua alla gola dopo aver conquistato un solo punto in tre partite. Tra squalifiche (Bertolacci e Izzo) e infortunati (Pandev, Lapadula, Biraschi e Rigoni) sono sei le assenze. Il tecnico croato prova a giocarsi la carta del falso nueve (Taarabt) affiancato da Centurion e Ricci. Per Inzaghi sei cambi di formazione rispetto alla squadra che giovedì ha giocato (e vinto) in Europa League: formazione titolare, a parte lo squalificato Parolo sostituito da Murgia.
I biancocelesti attraversano un momento di forma davvero invidiabile e come da copione fanno la partita contro un Grifone che prova a chiudere gli spazi per poi ripartire in velocità. Il quadro tattico di Juric, però, viene presto stravolto perché la Lazio passa dopo appena 13': punizione di Milinkovic, Perin respinge nei pressi di Bastos che di ginocchio realizza il suo primo gol in Serie A. I padroni di casa accusano il colpo e fanno fatica a reagire, con Centurion e Ricci troppo teneri e inconcludenti. Basta sfiora il raddoppio al 21', calciando a fil di palo da appena dentro l'area, poi Immobile potrebbe fare molto meglio dopo una lunga cavalcata di Luis Alberto. Siamo alla mezzora e del Genoa non c'è traccia. Juric, allora, prova a cambiare: fuori l'inutile Centurion e dentro i centimetri di Pellegri, classe 2001 dal futuro assicurato. Fino al 45' non succede più nulla e i numeri condannano i liguri: zero tiri verso Strakosha, che ha vissuto una prima frazione da spettatore.
La ripresa è di tutt'altra intensità e le emozioni si sprecano, grazie anche a un Genoa finalmente in partita. La Lazio è stanca per l'impegno contro il Vitesse, il Genoa le prova tutte e alla fine ne beneficia lo spettacolo. Pellegri pareggia al 12', sfruttando un rimpallo e una deviazione di Radu. Inzaghi non ci sta e come spesso gli capita azzecca i cambi. Prima inserisce Caicedo per de Vrij, poi Lukaku e Marusic per Basta e Murgia. Pochi secondi e i due quasi confezionano il gol del 2-1 (miracoloso Perin sul belga). Il fratellino dell'attaccante del Manchester United ha il merito di risvegliare Immobile, mettendogli sul piede un pallone solo da spingere in porta. La gioia, però, dura solo 3', fino a quando Pellegri con una splendida zampata non riequilibra il match. Poi tra il 36' e il 37' si decide la sfida: Strakosha è miracoloso su un colpo di testa ravvicinato di Zukanovic, mentre Gentiletti è un pollo e il suo passaggio in orizzontale è intercettato da Immobile che si invola verso Perin e lo batte con un tocco sotto. Lazio in Paradiso, Genoa sempre più all'Inferno. Ora per Inzaghi c'è lo scoglio Napoli nell'infrasettimanale, mentre il Genoa ha l'occasione del pronto riscatto contro il Chievo.
Pellegri 8 - Prima doppietta di un Millenial in Serie A. Devastante, ecco perché Milan, Juve e Inter se lo contendono.
Centurion 5 - Gioca 33' senza nessuno spunto degno di nota. Esce per Pellegri.
Gentiletti 4 - Imperdonabile l'errore che manda Immobile in porta per il gol del 3-2. Un ex sciagurato.
Immobile 8 - Poca roba per 70', poi si sveglia e per il Genoa è notte fonda. Sei gol in campionato, nove stagionali.
Lukaku 7 - Entra e il suo impatto sul match è devastante: prima sfiora il gol e poi regala a Immobile la palla del 2-1.
Bastos 6,5 - Primo gol in Serie A: una ginocchiata non bella esteticamente, ma di fondamentale importanza.
GENOA-LAZIO 2-3
Genoa (3-4-3): Perin 6; Rossettini 5,5, Spolli 5,5 (25' st Gentiletti 4), Zukanovic 6,5; Rosi 5,5, Cofie 5 (11' st Brlek 5,5), Veloso 6, Laxalt 6; Ricci 5, Taarabt 5,5, Centurion 5 (33' Pellegri 8). A disp.: Lamanna, Zima, Lazovic, Migliore, Rodriguez, Omeonga, Salcedo, Palladino, Galabinov. All.: Juric 6
Lazio (3-4-2-1): Strakosha 6,5; Bastos 6,5, de Vrij 6 (15' st Caicedo 6), Radu 5,5; Basta 6 (22' st Marusic 6), Murgia 5,5 (22' st Lukaku 7), Leiva 6, Lulic 5,5; Luis Alberto 6,5, Milinkovic-Savic 6; Immobile 8. A disp.: Vargic, Guerrieri, Luiz Felipe, Patric, Crecco, Di Gennaro, Palombi. All.: Inzaghi 6,5
Arbitro: Orsato
Marcatori: 13' Bastos (L), 12' st e 28' st Pellegri (G), 25' st e 37' st Immobile (L)
Ammoniti: Rosi (G), de Vrij (L), Luis Alberto (L)