Si avvicina sempre di più Juventus-Torino e i giocatori rappresentativi di bianconeri e granata provano a caricare l'ambiente in vista della sfida di sabato sera all'Allianz Stadium. Miralem Pjanic ha fatto anche il pronostico: "Vorrei che finisse 1-0, mi piacerebbe vincere senza subire gol". Non è dello stesso avviso Adem Ljajic, che nell'ultimo derby aveva portato in vantaggio il Toro su punizione: "Ricordo bene quel gol, spero di ripetermi".
Un botta a risposta a distanza tra i due ex compagni alla Roma, che hanno commentato il momento di forma delle due squadre, entrambe reduci da partite in bilico fino all'ultimo, rispettivamente contro Fiorentina e Udinese. Il Derby della Mole è il primo grande ostacolo al settimo scudetto consecutivo per la Juve, che deve ritrovare i gol di Higuain, a secco da tre partite di fila. Pjanic spera che il Pipita decida ancora il match come all'andata del campionato scorso: "Sosterrò sempre Gonzalo, questi periodi capitano a tutti. La squadra lo aiuterà a sbloccarsi, lui è un grande campione e lo farà", ha detto in un'intervista a La Stampa.
L'altro grande protagonista atteso è Paulo Dybala, caponnanoriere attuale della Serie A con 8 reti, ma che nelle stracittadine di campionato non ha ancora segnato. Per Ljajic, comunque, non è l'unico pericolo: "Non sarà una sfida tra numeri 10, ma un confronto tra tutti noi. Attenzione a Miralem, lui è un top player e il gioco della Juve passa per i suoi piedi. Questo è il mio momento migliore nella carriera, sono al top", ha detto a Torino Channel.
Com'è al top il Torino, con 11 punti dopo 5 giornate e ancora imbattuto, trascinato proprio dalle giocate del suo 10 e dai gol di Belotti. Proprio per questo, Pjanic teme i rivali: "Adem è un grandissimo giocatore e gli voglio bene, spero che faccia una grande stagione, gli serve solo la continuità. Andrea sta facendo benissimo, ma 100 milioni per lui sono troppi, soprattutto se penso che qualche anno fa li valeva Cristiano Ronaldo".
Su una cosa concordano i due balcanici, il ruolo della Juve come favorita per lo scudetto. "Se hai vinto l'anno prima, sei la squadra da battere, non ti puoi nascondere", ha detto il bosniaco. Parole confermate dal serbo: "Non si vincono sei scudetti consecutivi per caso".