Weah ci riprova: vuol diventare presidente della Liberia

Domani si vota, 3 milioni gli elettori. L'ex milanista, 49 anni, non è il favorito. Ma può andare al ballottaggio

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George Weah ci riprova. L'ex attaccante del Milan, 49 anni, unico africano ad aggiudicarsi il Pallone d'Oro, è fra i candidati eccellenti per l'elezioni del nuovo presidente della Liberia. Ci aveva già provato nel 2005, venne sconfitto. Weah non è il favorito, i sondaggi danno vincitore Joseph Boakai. Weah è attualmente senatore nella circoscrizione di Montserrado, vittoria ottenuta con il 78% dei voti contro il figlio del presidente, Robert Sirleaf.

Sono tre milioni gli elettori chiamati domani alle urne in Liberia per scegliere il nuovo capo di Stato, dopo 12 anni di presidenza di Ellen Johnson-Sirleaf, premio Nobel per la pace e prima donna alla guida di un Paese africano. A guidare la lista dei probabili vincitori è il vicepresidente Joseph Boakai, che guida la lista del Partito dell'Unità (PU), dell'attuale presidente. Attesi alle urne molti giovani che eserciteranno per la prima volta il diritto di voto e una maggioranza di donne.
Il voto di martedì segnerà quindi il primo passaggio di potere democratico nel piccolo Paese dell'Africa occidentale, dalle istituzioni ancora molto fragili e chiamate a rispondere a innumerevoli sfide economiche.

Le previsioni danno per probabile un secondo turno tra Weah e Boakai, poiché difficilmente un solo candidato otterrà più del 50% delle preferenze il 10 ottobre. Boakai, 73 anni, è soprannominato 'Sleepy (l'addormentato) Joe', poiché spesso fotografato con la testa tra le nuvole durante riunioni e cerimonie pubbliche. Weah ha dalla sua parte l'elettorato giovane.

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