La fiducia a Montella è stata ribadita anche dopo il ko nel derby. Eppure quella del Milan verso il suo tecnico sembrerebbe una fiducia, per così dire, a tempo determinato. Per il futuro, infatti, secondo il quotidiano La Repubblica la società rossonera sogna un vero e proprio big della panchina. Conte resta un nome caldo così come quello di Ancelotti. E non è da scartare l'ipotesi del ritorno di un altro grande ex: Max Allegri.
Il futuro di Montella è chiaramente legato ai risultati: il tecnico è chiamato ad assemblare un gruppo stravolto dal mercato estivo ma la mancanza di un'idea tattica precisa unita al mancato sfruttamento delle qualità di certi giocatori, oltre alla necessità non più rimandabile di inserire nei meccanismi i nuovi acquisti, potrebbero essergli fatali. L'obiettivo Champions non è solo qualcosa di dichiarato ma diventa un passo fondamentale per la programmazione economica della società. La mancata qualificazione all'Europa che conta avrebbe soprattutto conseguenze economiche oltre che tecniche. Di certo le avrebbe sul rapporto con l'ex Fiorentina e Roma.
Per questo nonostante le smentite (sul fatto che si stiano cercando alternative) e la stima ribadita a Montella, Fassone e Mirabelli valutano profili differenti per la panchina. Carlo Ancelotti è il nome tornato in voga ultimamente dopo la fine dell'esperienza bavarese dell'allenatore di Reggiolo che, però, sembrerebbe vicino a ricevere offerte da nababbo dalla Cina o che, in alternativa, potrebbe tornare ad allenare in Premier League. In Premier allena anche un altro tecnico su cui la dirigenza rossonera resta vigile: quell'Antonio Conte che sarebbe l'uomo ideale a cui affidare la ricostruzione ma a cui andrebbe garantito uno stipendio piuttosto importante e soprattutto un progetto tecnico convincente. E resta sempre da valutare la sua volontà di proseguire o meno l'avventura al Chelsea.
L'ultima ipotesi, affascinante e rischiosa al tempo stesso, conduce a un altro grande ritorno: Max Allegri. Anche qui bisognerebbe mettere mano al portafogli in maniera sostanziosa e soprattutto bisognerebbe mandare qualcuno a spiegare all'attuale capitano, Leonardo Bonucci, l'intenzione di puntare proprio su colui che è stato tra i motivi principali del suo addio alla Juventus. Certo, parliamo di professionisti e lo stesso Leo in estate ha dichiarato che non avrebbe problemi a ritrovarselo in Nazionale. E sulla serietà di Allegri non si discute: del resto in bianconero si era ritrovato un certo Pirlo, col quale secondo numerose voci ai tempi del Milan aveva un feeling piuttosto scarso. E quello che hanno fatto poi insieme Allegri e Pirlo in bianconero è già stato consegnato agli annali del calcio. Resterebbe in ogni caso una situazione da chiarire e da non sottovalutare per non rischiare mosse incoerenti e dannose. Oltre a valutazioni serie sul fronte economico perché al tecnico toscano andrebbe garantito un ingaggio mostruoso da almeno 10 milioni. Sarebbe stato Alessandro Moggi, a cui il Milan non manca di chiedere consigli in sede di mercato, a lanciare l'idea di un ritorno clamoroso che in via Aldo Rossi potrebbero valutare. Anche se nel frattempo l'auspicio di tutti in società è che Montella arrivi a quella tanto sospirata svolta capace di allontanare, o per lo meno alleggerire, i fantasmi attorno alla sua panchina.