E' un risveglio fiero e pieno d'orgoglio quello della Roma, che il giorno dopo il 3-3 di Stamford Bridge può gustarsi una classifica che in Champions - considerato il girone molto complicato - è decisamente buona. E poi Di Francesco può e deve godersi un Dzeko straordinario, decisivo ieri con una doppietta e sempre più leader di una squadra che quest'anno vuole stupire anche in Europa.
I due gol del bosniaco, insieme al timbro di
Kolarov, hanno permesso ai giallorossi di conquistare un punto fondamentale in un campo difficilissimo. La Roma ora è seconda nel Gruppo C, a due lunghezze dal
Chelsea e a +3 sull'
Atletico Madrid, che ieri non è andato oltre lo 0-0 in casa del
Qarabag. Ciò significa che alla banda di
Di Francesco basteranno altri cinque punti nelle prossime tre gare per centrare la matematica qualificazione agli ottavi di finale.
A trascinare la squadra al momento c'è un super
Dzeko, che dopo l'addio di
Spalletti secondo molti rischiava di non confermarsi ai livelli della passata stagione, quando chiuse con 29 gol in campionato e 39 complessivi. Invece il bosniaco ha ricominciato da dove aveva finito: segnando a raffica e risultando un elemento fondamentale per gli equilibri della squadra. Sono già 7 i gol in campionato (in sette gare) e tre quelli in
Champions (in tre partite), ma un'altra nota altrettanto importante è il modo in cui si sta esprimendo sul campo. Anche ieri Dzeko è stato indispensabile per il lavoro spalle alla porta, fatto di sponde e palle protette per fare salire i compagni, serviti spesso anche in verticale. Una sorta di regista avanzato, con doti realizzative notevoli. Alla faccia di chi, un anno e mezzo fa, aveva smesso di crederci.