Serie A: l'Inter rallenta il Napoli

Primo pareggio per la capolista fermata dal numero 1 sloveno e dalla buona prova collettiva dei nerazzurri

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Nel big match della 9a giornata di Serie A, Napoli e Inter pareggiano 0-0 e rimangono rispettivamente prima e seconda in classifica. Al San Paolo una buona Inter resiste agli assalti dei padroni di casa, bloccati da un grande Handanovic. Il numero 1 sloveno è super nel primo tempo su Mertens e Callejon e si ripete nella ripresa su Zielinski e il compagno Miranda. Per i nerazzurri occasioni per Borja Valero e Vecino (salva Albiol sulla linea).

Nè fuga, nè sorpasso. E' questo il verdetto che viene fuori dopo i 90 minuti intensissimi del San Paolo. Un pareggio che premia una buona Inter, solida e di personalità, ma che non intacca minimamente quanto di buono si è detto e scritto sul Napoli in queste settimane. Gli azzurri hanno avuto, come prevedibile per lunghi tratti, il pallino del gioco e le occasioni migliori, ma hanno sbattuto contro il muro interista e un super Handanovic, in questo momento il miglior portiere del nostro campionato. A differenza, però, del recente passato Icardi e compagni non sono venuti a Napoli, campo che non violano dal 1997, solo per difendersi, ma sono stati bravi a ripartire e a sfiorare il colpaccio in diverse occasioni. Un punto, quindi, meritato e che dà ulteriore consapevolezza: la parola scudetto dalle parti di Appiano è sempre meglio sussurrarla, ma il match di stasera ha detto che questa squadra, pur dovendo migliorare nel gioco, ha tutte le carte in regola per dare fastidio e Juve e Napoli e qualificarsi per la prossima Champions League. Il Napoli ferma a 13 la sua striscia vincente in campionato (8 quest'anno), ma gli applausi che il San Paolo riserva alla squadra sono davvero meritati, perché Hamsik e compagni confermano la loro forza e il gioco sempre spumeggiante che entusiasma (a ragione) anche gli addetti ai lavori.

Sarri recupera Insigne, in dubbio fino all'ultimo per il lieve affaticamento patito contro il Manchester City, e può schierare il miglior Napoli possibile: rispetto alla Champions League Allan e Jorginho dal 1' al posto di Zielinski e Diawara. "Squadra che vince non si tocca" recita un vecchio adagio e Spalletti manda in campo al San Paolo gli 11 che hanno cominciato il derby.

Il Napoli prova a fare il Napoli sin dalle prime battute, cioè imporre il proprio gioco e tanto possesso palla in attesa di trovare il varco giusto, sfruttando al meglio le fasce per aprire gli spazi. Per 20' gli uomini di Spalletti sono tatticamente perfetti, grazie a una squadra corta che non lascia sbocchi, ma soprattutto che evita di buttare via il pallone appena arriva tra i piedi nell'avviamento dell'azione. Sulla fascia Candreva è più intraprendente e si fa preferire a Perisic sia in chiave offensiva che nei ripiegamenti. E proprio per colpa del croato che non segue Hysaj e non chiude il passaggio su Callejon che i padroni di casa costruiscono l'occasione più ghiotta del primo tempo: Handanovic respinge il tiro sul primo palo dello spagnolo ed è strepitoso da terra sul tap-in di Mertens. Il pericolo disunisce un po' i nerazzurri, che abbassano troppo il baricentro, ubriacati dal palleggio sempre piacevole degli azzurri. Il muro nerazzurro trema ancora al 35', quando Hamsik pesca Insigne (mal posizionato D'Ambrosio), ma l'attaccante colpisce debolmente da pochi passi proprio in bocca a Handanovic. La banda Spalletti dimostra di avere una certa personalità e anche le armi per colpire. A cavallo tra il 40' e il 41' anche Reina dà un senso alla sua serata, prima respingendo una conclusione di Icardi sul primo palo, ma soprattutto volando ad alzare sopra la traversa il tiro da pochi passi di Borja Valero ben imbeccato da Perisic.

La ripresa si apre con un coast to coast di derbyana memoria di Vecino, che poi scambia con Icardi evita Reina, ma Albiol salva in tuffo di testa sulla linea di porta. E' l'occasione più ghiotta di tutta la partita per i nerazzurri, non a caso propiziata dal migliore in campo dopo Handanovic. E' una fiammata dei nerazzurri, che poi tornano ad alzare il muro davanti al numero 1 sloveno. Hamsik e Insigne non inquadrano la porta, così come Joao Mario nel finale. Candreva crea qualche scompiglio sulla destra, ma le occasioni migliori sono del Napoli: al 39' Handanovic vola e respinge un sinistro di Zielinski, prima del capolavoro finale proprio al 45' su Miranda che devia con il ginocchio il tiro di Mertens. Alla fine un'Inter solida e di grande personalità costringe gli azzurri al primo pareggio e lascia a bocca asciutta il miglior attacco della Serie A. Per la felicità di Spalletti e di Allegri, che sperava in un pareggio e così è stato. Forse lo è un po' meno Sarri, ma il tecnico del Napoli è davvero un perfezionista.

Albiol 7 - Sempre preciso e attento, grande salvataggio su Vecino.
Insigne 6 - Recuperato in extremis, è stato il migliore dei tre là davanti.
Mertens 5,5 - Handanovic gli nega due volte la gioia del gol. Non una delle sue migliori serate.

Handanovic 8 - Prestazione super del numero 1 sloveno, decisivo in quattro occasioni. Un autentico muro.
Vecino 7 - Ancora una grande prova dell'uruguayano, uomo ovunque a centrocampo.
Perisic 5 - La nota dolente della serata: poco incisivo davanti, distratto in fase difensiva.

NAPOLI-INTER 0-0
Napoli (4-3-3): Reina 7; Hysaj 6,5, Albiol 7, Koulibaly 6, Ghoulam 6; Allan 6,5 (30' st Rog 6), Jorginho 6, Hamsik 5,5 (27' st Zielinski 6); Callejon 5,5, Mertens 5,5, Insigne 6 (35' st Ounas sv). A disp.: Sepe, Rafael, Maggio, Maksimovic, Chiriches, Mario Rui, Diawara, Leandrinho, Giaccherini. All.: Sarri 6,5
Inter (4-2-3-1): Handanovic 8; D’Ambrosio 6,5, Miranda 6, Skriniar 6,5, Nagatomo 6,5; Vecino 7, Gagliardini 6; Candreva 6,5 (38' st Cancelo sv), Borja Valero 6 (26' st Joao Mario 6), Perisic 5; Icardi 5,5 (42' st Eder sv). A disp.: Padelli, Berni, Ranocchia, Santon, Dalbert, Karamoh, Pinamonti. All.: Spalletti 6,5
Arbitro: Banti
Marcatori:
Ammoniti: Miranda (I), Koulinaly (N)
Espulsi:
Note:

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