Serata opaca per la la Juve nel quarto turno di Champions League. All'Alvalade la squadra di Allegri pareggia 1-1 con lo Sporting Lisbona e non riesce a blindare il passaggio agli ottavi. Nel primo tempo i bianconeri sono troppo molli e al 20' Bruno Cesar sblocca la gara approfittando di una respinta centrale di Buffon su un tiro di Martins. Nella ripresa la Juve cambia passo e pareggia i conti con Higuain al 79'.
Eppure l'avvio del match sembrava promettere bene. Alta e aggressiva, la squadra di Allegri prova subito a prendere il match in mano col possesso cercando di verticalizzare rapidamente per Higuain. Con lo Sporting chiuso a riccio gli spazi però sono pochi e non è facile trovare il varco giusto. In mediana Pjanic e Khedira provano a fare la differenza, ma il giropalla è lento e Dybala è costretto ad arretrare per piazzarsi tra le linee. Da una parte i bianconeri manovrano partendo da dietro, dall'altra i portoghesi cercano invece di sfruttare il fraseggio stretto per allargare il gioco e sorprendere Chiellini & Co. Bruno Cesar ci prova da fuori, ma la mira è sbagliata. Poi Mandzukic arriva in ritardo in un paio di occasioni pericolose. A ritmi lenti, gli uomini di Jesus arrivano quasi sempre prima sulle seconde palle e guadagnano metri. In fiducia, lo Sporting capisce di poter far male, alza il pressing e al ventesimo colpisce. Martins ubriaca Chiellini e Bruno Cesar insacca dopo una respinta centrale di Buffon. Khedira ha subito sulla testa la palla del pareggio, ma la girata del tedesco finisce a lato. Corta e ben messa in campo, la squadra di Jesus attacca subito i portatori costringendo i bianconeri ad arretrare il baricentro e ad accelerare le giocate. Meno brillante del solito, Mandzukic fatica a fare entrambe le fasi e sulla destra lo Sporting ha spazio per ripartire. Lenta e fallosa nel palleggio, la Juve non aggredisce a centrocampo e i portoghesi hanno tempo per occupare bene gli spazi e manovrare con rapidità e precisione.
Nella ripresa Martins parte subito palla al piede e semina il panico, poi Mandzukic impegna Rui Patricio di testa. Più aggressiva, la Juve cambia passo. Sulla destra Cuadrado ingaggia un duello a tutta velocità con Silva e allunga la squadra. Centralmente tocca invece a Dybala e Pjanic tentare il colpo dalla distanza. Con poco tempo per ragionare, gli uomini di Jesus si chiudono e si affidano solo al contropiede. Sulle ripartenze Martins e Bruno Cesar sono sempre pericolosi e Dost sfiora il raddoppio su perfetto cross di Bruno Fernandes. Con le spalle al muro, Allegri fa entrare Douglas Costa e piazza Cuadrado al posto di De Sciglio. A trazione anteriore, la Juve schiaccia lo Sporting nella sua metà campo. Rui Patricio ferma Higuain con un guizzo di istinto, poi Dybala ci prova dal limite. Entra anche Matuidi e la gara diventa un monologo bianconero. Douglas Costa da una parte e Mandzukic dall'altra provano a scardinare il bunker portoghese, ma è Cuadrado a servire col contagiri a Higuain la palla del pareggio. Un gol meritato, che concretizza il forcing e recupera una gara difficile, ma che non soddisfa certamente le ambizioni del gruppo. Al triplice fischio, infatti, sono gli uomini di Allegri a uscire a testa bassa dal campo. Per blindare gli ottavi di Champions occorrerà sudare ancora, con tutte le ripercussioni del caso anche in campionato.
Higuain 6,5: fallisce un gol facile di testa, ma poi si fa perdonare con il colpo sotto che pareggia i conti. Tanto lavoro sporco, spesso lontano dalla porta
Dybala 5: spento, mai nel vivo del gioco. Lontano parente di quel gioiello ammirato qualche mese fa. Prova a dialogare con Higuain, ma non riesce a piazzarsi tra le linee e a essere pericoloso. Allegri lo leva nel finale
Pjanic e Khedira 5: nel primo tempo patiscono l'aggressività dello Sporting e sono sempre in ritardo sulle seconde palle. Meglio nella ripresa, ma i tanti errori in fase di appoggio pesano sul voto
Martins 7: una spina nel fianco della retroguardia della Juve. Accelerazioni e tecnica in velocità. Mette in difficoltà tutti quelli che si trova di fronte. Da una sua azione arriva il gol
Bruno Cesar 7: segna e sfiora il raddoppio. Sempre pronto a inserirsi e ad appoggiare le ripartenze di Martins