Dopo l'esperienza in prima squadra dell'anno passato (quattro partite in campionato e una in Europa League) e la vittoria dello scudetto Primavera al suo ritorno alla guida dei giovani dell'Inter, anche la nuova stagione sta procedendo bene per Stefano Vecchi. Tecnico di sicuro avvenire, con personalità e carisma, lavora a stretto contatto con Spalletti, al quale ha già "prestato" giocatori di grande prospetitva come Pinamonti e Vanheusden: "Il primo - ha raccontato a 4-4-2 - è già sicuramente pronto per mettersi in mostra anche in prima squadra, per fare il vice-Icardi. Spiace per il secondo per il brutto infortunio subito: in prima squadra poteva crescere ulteriormente".
Mister Vecchi, come sta procedendo la stagione con la Primavera?
“Siamo secondi in classifica, la differenza la sta facendo lo scontro diretto che abbiamo perso contro l’Atalanta. Ma la stagione è appena iniziata, siamo secondi in campionato e in più dovremo affrontare le gare di Youth League. Siamo soddisfatti della squadra e della crescita dei ragazzi: quest’anno ho a disposizione un organico molto forte".
Alla luce della sua esperienza, quali sono le difficoltà nell'integrare i giovani in Prima Squadra?
"Purtroppo in Italia non si riesce a capire che bisognerebbe avere una squadra in più tra la Primavera e la Prima Squadra. La differenza tecnica e fisica è enorme. Giocando in Europa ci siamo accorti che quasi tutti club hanno una squadra in mezzo, un Under 21 che permette a molti giovani di non perdersi. Noi abbiamo molti ragazzi che stanno facendo bene in Serie C o in Serie B ma è difficile pensare che possano tornare da protagonisti all’Inter".
Quale rapporto ha con Spalletti?
"Penso che sia molto contento di quello che stiamo facendo. Siamo a sua disposizione, spesso coinvolge 7-8 ragazzi nei suoi allenamenti che è anche un modo per farli crescere. Siamo molto a contatto con loro perché ci alleniamo ad Appiano Gentile. Poi la cosa più importante è che la società ha un’attenzione grandissima verso il settore giovanile. Sta lavorando per il nuovo centro d’allenamento e speriamo possano fare qualcosa all’avanguardia perché anche sotto questo aspetto siamo indietro rispetto ai club europei".
Quali sono i profili più interessanti della sua Primavera?
"Oltre a Pinamonti che è di fatto un vice Icardi e gioca con la Prima squadra, ci sono Vanheusden, che si è infortunato, Odgaard, Colidio, senza dimenticare Merola e Adorante che hanno fatto tutte le giovanili nerazzurre. Siamo stati criticati per essere troppo esterofili, quest’anno invece stiamo dando molti ragazzi alle nazionali giovanili italiane. Un giudizio su Colidio? Abbiamo vinto una concorrenza importante. Dobbiamo concedergli il tempo giusto per abituarsi al nostro calcio. E’ un classe 2000 ma si intravedono le qualità di un profilo importante.
Cosa pensa dell’esperienza in prima squadra nella scorsa stagione?
In quel momento c’era una situazione difficile e complicata e il fatto che ci fosse stato un grande impegno da parte del gruppo ci ha permesso di fare bella figura. Perché le doti tecniche della rosa nerazzurra non erano in discussione neanche nella scorsa stagione. Il problema dell’Inter nello scorso anno? Lo staccamento della spina è stato una conseguenza per il mancato raggiungimento degli obiettivi. Quest’anno non potevano permettersi un’altra stagione sbagliata, in più hanno trovato un mister di grande carisma che sta gestendo alla grandissima il gruppo Stanno facendo il massimo che possono fare e che avrebbero potuto fare anche lo scorso anno. Inter in Champions? Non sarà semplice, anche le altre squadre stanno correndo veloce. Napoli e Juve partono avvantaggiate, poi ci sono anche Lazio e Roma. Non sarà facile ma stanno facendo di tutto per entrarci".
Quale è la squadra favorita per lo scudetto?
"Il Napoli sta lavorando da tempo con lo stesso organico. La bravura di Sarri è fuori discussione e la qualità del gioco è la migliore in Italia. Il problema del Napoli adesso sono due infortuni che sono pesanti. Milik è stato sostituito alla grande con Mertens, Ghoulam è un giocatore difficilmente sostituibile. La Juve sembra è sempre lì in alto e arriva sempre fino in fondo".