Russia 2018, Buffon: "Se passiamo, per me sarà leggenda"

Il portiere azzurro verso Italia-Svezia: "Playoff importante per tutto il nostro calcio. Fiducia in Ventura"

La storia si ripete, Buffon dice che non ne sentiva il bisogno ma uno come lui, la Storia, la vuole fare: "Il ricorso è molto simpatico, ma ne avrei fatto volentieri a meno" dice il portiere in riferimento al fatto che il suo esordio con la Nazionale avvenne 20 anni fa, proprio contro la Russia, che ospiterà il Mondiale 2018, e proprio in uno spareggio per qualificarsi. "Se passiamo per me sarà leggenda": 6 Mondiali non li ha mai giocati nessuno.

Quello contro la Svezia è molto più di un playoff, di uno spareggio per andare a giocarsi la competizione più ambita da qualunque calciatore: perché per Buffon significherebbe arrivare là dove nessuno ha mai osato spingersi. In Russia Gigi giocherebbe una Coppa del Mondo per la sesta volta. E sarebbe l'unico, resterebbe per sempre e in ogni caso il primo. Verrebbe consegnato, senza se e senza ma, al mito, alla leggenda, ai libri di storia del calcio. "È sempre un rischio, l'importante è che il risultato finale sia lo stesso di vent'anni fa" dice il portiere e capitano azzurro a Rai Sport ricordando il suo primo tuffo in maglia azzurra nella neve di Mosca il 20 ottobre 1997: anche allora, contro i russi, ci si giocava l'accesso a un Mondiale. "Un po' mi manca quella spensieratezza, quella spavalderia tipica di chi è giovane e deve ancora prendere bacchettate sulle dita. Più vinci, più sbagli, più impari; poi maturi e impari a contare fino a dieci. Adesso sono più riflessivo, mi auguro che sia diventato anche un portiere migliore" ha detto il numero 1. 

Prima di pensare alla leggenda, però, c'è da battere gli scandinavi: "Della Svezia fa paura la loro metodicità. Fanno sempre le stesse cose, ma le fanno bene. Con queste squadre se giochi da sei perdi, se giochi da 6,5 pareggi, da 7 in su invece vinci. Perciò occorre fare una bella partita anche individualmente. Non dobbiamo sentire la pressione esterna. Sappiamo già che andiamo incontro a due partite importanti per il nostro calcio e per l'Italia intera". Tutti uniti, dunque, tutti con Ventura: "Abbiamo fiducia nel ct. Il confronto del Filadelfia tra noi azzurri è stato fatto passare come un qualcosa di eccezionale, invece è normale che dei professionisti, quando non riescono a esprimersi, debbano essere disponibili a qualsiasi confronto per superare gli ostacoli. Capita spesso sia alla Juventus che alla Nazionale, ma magari non si viene a sapere".

Buffon vent'anni dopo è un uomo e un portiere, come ammesso da lui stesso, meno spensierato. Di certo saggio e razionale. E se gli chedete se andremo al Mondiale ecco cosa risponde: "Se me lo chiedevate vent'anni fa avrei risposto: "Siamo già al Mondiale"; ora dico: "Stiamo lavorando per andarci".