Oltre 2300 italiani al via a Valencia per la maratona europea più amata dagli appassionati di corsa del nostro Paese. E tra i tantissimi amatori presenti in Spagna, anche tre atlete d'élite che sui 42,195 chilometri della città iberica hanno provato ad "attaccare" il minimo per l'Olimpiade di Tokyo 2020 (2h 29' 30"): tentativo purtroppo non riuscito nè a Valeria Straneo né tantomeno a Catherine Bertone e Anna Incerti. Ritirate queste ultime due, la Straneo è giunta sul traguardo in 2h 30' 43", un tempo tutto sommato buono per la 43enne primatista italiana che forse ha pagato un passaggio alla mezza un po' troppo veloce. Tuttavia, visto che si trattava del ritorno in maratona dopo un periodo travagliato a causa di vari acciacchi fisici (l'anno scorso corse a Valencia in 2h30:26), un crono da tenere comunque in considerazione.
Per il resto una prova in generale superlativa, in una giornata climaticamente perfetta, su un percorso filante che promette di fare di Valencia un seconda Berlino in fatto di crono. Stracciati infatti i record della gara, sia quello maschile che quello femminile, con l'etiope Kinde Atanaw Alayew che al debutto ha chiuso in 2h03:51 (il secondo, il naturalizzato turco Kaan Kigen Ozbilen, ha stampato invece il nuovo primato europeo in 2h04:16) e con la connazionale Roza Dereje che è passata sotto il traguardo in 2h18:30. A coronare l'appuntamento valenciano anche il nuovo record del mondo nella 10km su strada (prova a latere della maratona) firmato dal keniano Joshua Cheptegei in 26' 38".