"C'è grande tensione visto il momento. La responsabilità è alta. E' l'ora dei fatti. Possiamo ribaltare il risultato, culliamo questo sogno. E' una gara importante per noi ma anche per la storia della nostra Nazionale". Il capitano della Nazionale Gigi Buffon suona la carica alla vigilia dell'importantissima sfida di ritorno contro la Svezia, che vale il pass per i Mondiali in Russia. "Contano di più della mia storia personale e del mio futuro".
"E' capitato tante volte di essere davanti a un bivio importante, ma è il percorso di ognuno di noi - ha proseguito Buffon in conferenza stampa - Non cambia quello che sarà il rapporto con la Nazionale. Quello che cambia, al di là del prosieguo del mio cammino in azzurro, vuol dire tanto per ognuno di noi. Ora la mia situazione non conta nulla, abbinerei solo un risultato personale a uno collettivo più importante". E ancora: "La viviamo come la vigilia di un evento importante, poi ognuno la vive in maniera diversa. E' da venerdì che sono in uno stato di giusta tensione e motivazione, perché so che non avrei avuto il tempo di comprimermi e demotivarmi. Sono felice di poterlo fare, perché spero possa portare qualcosa di positivo come gruppo e all'Italia calcistica. La Svezia gioca in modo consolidato da venti anni, con lo stesso modulo tattico e caratteristiche. Cambierà ben poco, la vera differenza dipenderà da come noi lo affronteremo".
Poi il capitano azzurro fa un appello: "Approcciare la gara con uno spirito critico porterebbe solo malefici. Non sono un capopopolo, ma mi piacerebbe che ogni tifoso che verrà allo stadio indossi solo il colore azzurro e si spogli dal club per cui tifa. Poi dopo il novantesimo ci potranno essere i fischi e dobbiamo avere l'umiltà di accettarli. Ma finché c'è speranza, un atteggiamento positivo del pubblico può darci una mano".