Lui che per anni ha toccato con mano quello che accadeva sul "fondo del barattolo", inteso come quanto stava producendo il nostro calcio, lo sapeva già e aveva avvisato per tempo. "Anno zero? Lo è stato 5-6 anni fa ma nessuno se n'è accorto, noi abbiamo lanciato l'allarme già anni fa". Parole e musica di Gigi Di Biagio, tecnico di una vincente Under 21 (Russia battuta 3-2 in amichevole), e uomo indicato da molti come possibile traghettatore della nostra Nazionale in attesa di un ct, dicono, più qualificato. Dicono, mentre lui sceglie la saggia via del profilo basso. Eccole, allora, le sue parole: "Io traghettatore? Credo che oggi sia irrispettoso parlare di questo, io sono l’allenatore dell’Under 21 e amo lavorare con i giovani, poi vediamo che succede - dice -. Non dovete chiedere a me quello che sarà, io posso aiutare il movimento azzurro dall’U15 alla U21, dove noi lavoriamo da tanti anni. Fare da traghettatore? Nessuno mi ha chiesto niente, quando e se me lo chiederanno, risponderò. Amo lavorare con questi ragazzi, mi piacerebbe vederli tutti nella Nazionale maggiore".
E ancora: "Non è una bella giornata per noi italiani - spiega -, i ragazzi hanno tifato davanti alla tv. Con il nostro entusiasmo e la nostra passione dobbiamo trovare la forza per reagire e ripartire. Se questo è l'anno zero del calcio italiano? Lo è stato 5-6 anni fa, ma nessuno se n’è reso conto. È dovuto arrivare un brutto risultato per fare aprire gli occhi a tutti. Ora è facile sparare a zero sulle persone. Noi lo diciamo da anni, ma quando abbiamo lanciato l'allarme qualcuno pensava fosse solo per interessi della mia selezione, io invece pensavo all'Italia e al suo futuro. La speranza è che si possa crescere tutti insieme, unificare le leghe e le forze per ripartire".