L'Udinese manca la terza vittoria di fila e il suo tecnico torna in bilico: brutta gara quella persa dai friulani contro un Cagliari capace di ottenere tre punti su un campo dove fino ad ora aveva gioito una sola volta, nel lontano maggio 2008. Bianconeri spuntati, che pagano la scarsa, anzi nulla, vena realizzativa degli attaccanti e mostra poche idee, poca rapidità e poca solidità. Delneri ha una gara da recuperare ma i 12 punti a cui resta fermo devono far riflettere. Il Cagliari di Lopez invece viaggia: squadra compatta, ordinata e che chiude senza troppi patemi portando a casa un successo meritato e guadagnato.
Appaiate con gli stessi punti in una parte di classifica medio-bassa, l'occasione per Udinese e Cagliari è di quelle ghiotte per dare uno scossone a morale, ambizioni e posizione. Ma soprattutto per porre la debita distanza tra sé e la zona rossa dove, in un amen, si può rischiare di essere risucchiati nel pantano della lotta retrocessione. La missione sembra di quelle ardue soprattutto per i sardi che si presentano in Friuli con il poco brillante score di otto sconfitte nelle ultime nove trasferte di A e un passivo di 24 reti subite che, tradotto, significa aver concesso 2,7 gol a partita agli avversari. Delneri sceglie un 4-3-3 dove Perica e De Paul sono chiamati alla copertura in fase di non possesso, Maxi Lopez resta l'attaccante di riferimento e il giovane Balic funge da play basso. Lopez conferma la difesa a 3 e in avanti al fianco di Pavoletti ripropone Joao Pedro, poco esaltato fino ad ora dal 3-5-2.
Il Cagliari è ben messo in campo e ha idee chiare: concede poco a un'Udinese che non pressa alto e fatica a trovare linee di passaggio nitide nonostante il lavoro di Perica che tenta di andare incontro alla palla abbassandosi molto. I fiulani faticano soprattutto a dare ampiezza alle loro giocate e a sfruttare le fasce dove De Paul e Perica sono ben controllati e contenuti. Le occasioni per i bianconeri nascono sempre e solo dal piede di Barak: su un suo tiro dalla distanza respinto da Rafael, Maxi Lopez di testa fallisce il più facile dei tap-in e un suo assist che sorprende la difesa sarda non viene sfruttato da Jankto che colpisce male la palla. Col passare dei minuti il Cagliari prende campo e mostra personalità trovando intese vincenti su due assi, quello Cigarini-Joao Pedro sulla sinistra e quello Faragò-Barella sul versante opposto dove Jankto e Samir soffrono e concedono metri. All'Udinese, fischiata dal proprio pubblico dopo i primi 45 minuti, servono almeno tre interventi miracolosi di Bizzarri per non finire sotto: il portiere salva due volte su Pavoletti e una su Faragò in un finale di tempo in cui i sardi trovano l'ingresso in area con maggior facilità.
L'Udinese non si scuote nella ripresa ma anzi ricomincia come peggio non potrebbe: un'indecisione difensiva firmata Widmer-Danilo consente al rapido Joao Pedro di trovare il vantaggio di testa. L'azione è l'emblema della confusione del pacchetto arretrato bianconero visto che ad avviare l'azione e a regalare palla a Faragò ci aveva pensato Samir. La reazione friulana sta nella prima combinazione della gara dei due attaccanti di Delneri con Perica, lanciato da Lopez, fermato da Rafael che dopo pochi minuti replica sull'argentino. Ma i padroni di casa sembrano spinti più dalla volontà che da idee precise; gli inserimenti di Lasagna e Fofana non danno il guizzo in più che Delneri si augurava e un Cigarini tuttofare contribuisce alla solidità difensiva del Cagliari, ormai dedito alla difesa del prezioso vantaggio. E chi si aspetta un forcing finale alla ricerca del pari resta deluso: l'Udinese è spompata e chiude in 10 per l'espulsione nel recupero di Bizzarri che in uscita fuori area travolge Farias (cartellino arrivato dopo qualche minuto e il consulto del VAR). Il Cagliari arriva al 100esimo minuto di gioco senza soffrire e strappando un successo meritato e prezioso.
Maxi Lopez 5 - Di testa fallisce a porta spalancata l'occasione che poteva sbloccare la gara e metterla in discesa per i suoi. Lo si vede solo poco prima della sostituzione con un lancio per Perica e una conclusione respinta da Rafael
Balic 5 - Alla prima da titolare in campionato lascia intravedere le sue qualità ma non trova mai l'impostazione e la giocata giusta
Bizzarri 6,5 - Nel primo tempo il portiere 40enne salva l'Udinese in tre occasioni sbarrando la strada a Pavoletti e Faragò. Nel finale replica su Farias prima del rosso diretto che lascia i suoi in inferiorità numerica ma sarebbe cambiato poco o nulla: l'Udinese non aveva la vena per l'assalto finale.
Barella 7- Utile in fase di copertura, in avanti sul centro-destra si lancia negli spazi e diventa l'arma in più di Lopez. Conferma personalità e lucidità anche nella ripresa
Joao Pedro 7 - Si accende a sprazzi ma quando lo fa è decisivo. Il guizzo per il gol da tre punti è un mix di astuzia e determinazione. E vale oro.
Padoin 6,5 - Non è un mancino ma dove lo metti sta. E sulla sinistra non fa mancare il suo contributo in entrambe le fasi