Serata a due facce per gli italiani impegnati in Nba. Danilo Gallinari è il miglior realizzatore dei Thunder nel successo contro Nicolò Melli e New Orleans (il secondo nel giro di due giorni contro i Pelicans) chiudendo la sua prestazione con 23 punti e 11 rimbalzi. Marco Belinelli non è per niente incisivo nell’ennesimo disastro degli Spurs, spazzati via da Detroit. I Lakers vengono surclassati in casa dai Mavericks. Successi importanti in trasferta per Miami e Boston.
NEW ORLEANS PELICANS-OKLAHOMA CITY THUNDER 104-107
Sotto di cinque lunghezze a 300 secondi dalla sirena, Oklahoma ribalta tutto piazzando un parziale da 12-0; sette dei quali portano la firma di Chris Paul (16 in totale nel match). Bersagli che rendono inutili i 26 di Jrue Holiday e i 20 di Brandon Ingram, con i Pelicans che incassano così la quinta sconfitta consecutiva. Il miglior realizzatore dei Thunder è Danilo Gallinari, che chiude in doppia doppia con 23 punti, 11 rimbalzi, 8/14 dal campo, 4/7 dall’arco, 3 assist e un eloquente +16 di plus/minus. Per New Orleans, sei punti a referto e altre due triple a segno nella stagione da parte di Nicolò Melli.
DETROIT PISTONS-SAN ANTONIO SPURS 132-98
Batosta clamorosa per gli Spurs, travolti dall’attacco dei Pistons e condannati a incassare l’undicesima sconfitta nelle ultime 13 gare. Merito di una panchina molto prolifica di Detroit (75 punti con il 67% al tiro) e in particolare di un ispirato Christian Wood, autore di 28 punti in 22 minuti, suo nuovo massimo in carriera. Sei punti in 15 minuti in uscita dalla panchina per Marco Belinelli, non incisivo come tutta San Antonio in questo mese da incubo. Gli Spurs non vanno oltre i 20 punti di DeMar DeRozan (a bersaglio anche la seconda tripla della sua stagione), scivolando sempre più lontani dalla zona playoff.
LOS ANGELES LAKERS-DALLAS MAVERICKS 100-114
Un travolgente Luka Doncic interrompe la serie di dieci vittorie consecutive di L.A. andando a imporsi allo Staples Center. I Lakers cedono nel secondo tempo dopo avere fatto la voce grossa nel primo il consueto show iniziale di Davis (27) e LeBron James (25). L’Uragano Luka si abbatte a Los Angeles chiudendo con 27 punti, 10 assist e 9 rimbalzi, ma solo perché le panchine sono state svuotate in anticipo, con la gara già decisa. Tra i Mavericks, al loro terzo successo consecutivo fuori casa, bene anche Wright con 17 punti e il terzetto composto da Porzinzis, Powell e Jackson (15).
BROOKLYN NETS-MIAMI HEAT 106-109
Nets (8-0) e Heat (13-0) si scambiano parziali, ma il primo tempo si chiude in sostanziale parità. Un equilibrio che dura per tutti i 48 minuti, quando gli ospiti piazzano il parziale finale di 10-0 con Butler e Justise Winslow a mettere in ghiaccio la partita dalla lunetta, mentre Dinwiddie (top scorer dell’incontro con 29 punti) ha nelle mani la tripla del pareggio ma non arriva neppure al ferro. Nei Miami Heat spicca la doppia doppia di Bam Adebayo, che chiude con 17 punti e 16 rimbalzi di cui ben 6 offensivi. Seconda vittoria di fila e ottava nelle ultime dieci per Miami, che mantiene il terzo posto a Est.
NEW YORK KNICKS-BOSTON CELTIC 104-113
Si decide nell’ultimo quarto una sfida che vede New York a lungo avanti con un vantaggio anche di 9 punti. Guidati dai 26 punti di Julius Randle e dai 17 dalla panchina di Dennis Smith Jr, i padroni di casa devono arrendersi ai Celtics, guidati dalla coppia Jayson Tatum e Jaylen Brown (58 punti in due): il primo chiude a quota 30 con 5 triple a segno ma tira un po’ peggio (10/23) del compagno, autore di un ottimo 11/18 per i suoi 28 punti finali. Vanno in doppia doppia sia Kemba Walker (16 con 10 assist) che l’ex Enes Kanter, autore di 11 punti e altrettanti rimbalzi in neppure 16 minuti.
LOS ANGELES CLIPPERS-WASHINGTON WIZARDS 150-125
Dal 43-22 di parziale nel secondo quarto la gara è un lungo show offensivo a cui partecipano tutti i giocatori di L.A., che chiude con oltre il 55% dal campo e il 43% dall’arco di squadra. I padroni di casa tornano al successo dopo il ko di San Antonio. A guidare la batteria di realizzatori in casa Clippers è Kawhi Leonard, autore di 34 punti con 14/21 dal campo in soli 26 minuti di gioco. Sulla stessa lunghezza d’onda anche Paul George, che chiude con 31 punti, 4/10 dall’arco e 8 rimbalzi restando mezz’ora sul parquet. Non manca poi il contributo in uscita dalla panchina dei soliti Williams e Harrell: 45 punti in due equamente distribuiti.
MINNESOTA TIMBERWOLVES-MEMPHIS GRIZZLIES 107-115
Senza Ja Morant, bloccato dalla schiena, i Grizzlies vanno comunque a prendersi una bella vittoria di squadra nel Minnesota, mandando 7 giocatori in doppia cifra (di cui tre dalla panchina) guidati dai 26 punti con 4/5 da tre punti di Dillon Brooks. Determinante l’apporto delle riserve di coach Taylor Jenkins, con Solomon Hill a +22 di plus/minus e Grayson Allen a +18. Non bastano ai padroni di casa i 21 con 12 rimbalzi di Karl-Anthony Towns: 18, ma solo con 6/17 al tiro, per Andrew Wiggins. Memphis torna a vincere dopo sei sconfitte consecutive.
ORLANDO MAGIC-GOLDEN STATE WARRIORS 100-96
Successo sofferto dei Magic contro gli Warriors, che vincono soltanto per la seconda volta negli ultimi 13 incroci con Golden State. Merito del canestro di Evan Fournier a 9.3 secondi dalla sirena che vale il +3 contro un quintetto tutto in doppia cifra, guidato dai 19 punti di Glenn Robinson III e dai 17 di un Eric Paschall alla decima in fila oltre quota 10. Il protagonista del match in casa Magic invece è Evan Fournier, autore di 32 punti (massimo in carriera eguagliato e raggiunto grazie al bersaglio decisivo nel finale). Ottime anche le percentuali al tiro: 13/21 dal campo e 6/10 dall’arco.
TORONTO RAPTORS-UTAH JAZZ 130-110
Bastano i 77 punti segnati nel primo tempo a Toronto (record stagionale) per indirizzare il match contro i Jazz e mantenere così l’imbattibilità casalinga e il secondo posto a Est. I Raptors toccano anche le 37 lunghezze di margine prima dell’intervallo lungo, in una gara in cui Utah non entra realmente mai in partita nonostante i 20 punti di Mike Conley e i 19 in uscita dalla panchina di Jeff Green. Protagonista ancora una volta in casa Raptors è Pascal Siakam: sono 35 i punti a referto, tirando 14/22 dal campo e 5/9 dall’arco, mettendoci anche difesa, intensità, energia e presenza a rimbalzo.