Milan, Gattuso e il paradosso Suso: si torna al 4-3-3

Ennesimo cambio tattico per i rossoneri, contro il Bologna si torna al passato

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Natale è ormai alle porte, ma in casa Milan c'è poco da festeggiare. La vetta - per giunta dell'Inter - è distante diciotto punti, la zona Champions ossia il vero obiettivo stagionale dichiarato tredici, con una partita in più. Il cambio allenatore è già stato giocato con Gattuso al posto di Montella e no, dopo cinque mesi pieni di lavoro, non c'è ancora un'idea tattica ancora prima che di gioco. Contro il Bologna si cambierà ancora: Gattuso, che ha raccolto un pareggio con l'ultimissima in classifica e una figuraccia (inutile) in Europa League, è pronto a disegnare la sua rivoluzione. L'ennesima pelle di una stagione nata bene sul mercato e naufragata nel giro di poche partite.

Stando a quanto filtra da Milanello la difesa a tre è pronta a essere messa da parte per un po'. Lo ha fatto intravedere Ringhio nel secondo tempo di Fiume, ed è pronto a riproporre la linea difensiva a quattro nel match contro il Bologna. L'idea è quella di tornare alle origini sue (col Pisa) e del Milan con quel 4-3-3 che ha riportato - a fatica - i rossoneri in Europa nella scorsa stagione. Suso e Borini ai fianchi di Kalinic, come a inizio stagione quando il Milan soffriva di più in fase difensiva ma almeno si rendeva pericoloso in attacco. Gli zero tiri nello specchio contro il Rijeka sono stati eloquenti.

Gattuso però rischia di trovarsi nello stesso paradosso tattico che in questa stagione dalle aspettative da Champions ha inghiottito Montella: valorizzare Suso. Il numero 8 spagnolo è sicuramente il giocatore più talentuoso presente nella rosa rossonera, uno dei pochi in grado di saltare sempre e costantemente l'uomo, ma con un grosso limite: a Suso piace giocare largo a destra in un tridente, punto. Quello che per ogni squadra ben organizzata potrebbe essere un'alternativa validissima, una freccia al proprio arco, nel Milan è diventata nel tempo croce e delizia, punto di forza e limite allo stesso tempo.

Di questi tempi però guai a rinunciare alla fantasia e alla qualità di Suso, quindi nonostante tutto il movimento di mercato estivo per ritrovare un briciolo di continuità e sicurezza, giusto esaltarne le caratteristiche. Tornando sui punti fermi, sfruttando anche la generosità di Borini dalla parte opposta nelle due fasi di gioco, quasi a formare un 4-4-2 che rifornirebbe Kalinic di palloni più adatti al gioco del croato. Con le alternative sugli esterni che non mancano per far piovere palloni in area di rigore dando allo spagnolo stesso un'alternativa alla giocata singola.

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