Chris Froome non ci sta e si difende: "È noto che io soffro d'asma, e conosco perfettamente quali sono le regole. Su consiglio del medico ho incrementato i dosaggi di salbutamolo, ma sempre prestando grande attenzione a non superare i limiti". Il britannico del team Sky, trovato positivo all'ultima Vuelta, si è detto disponile a "fornire tutte le informazioni necessarie". Il team Sky in una nota: "Nessuna violazione".
"Chris soffre d'asma sindall'infanzia e usa un farmaco molto comune, il salbutamolo, perprevenire e curare i sintomi dell'asma da sforzo". Così scrivein una nota il Team Sky dopo la notizia della positività alsalbutamolo del proprio capitano. "Si tratta - continua - di unfarmaco permesso dalle regole della Wada, per il quale non ènecessario nemmeno il TUE (esenzione per uso terapeutico, ndr) apatto che non si inalino piu' di 1600 microgrammi ogni 24 ore epiù di 800 ogni 12. I sintomi dell'asma nell'ultima settimanadella Vuelta si sono intensificati - prosegue il comunicato - esu suggerimento del medico Froome ha aumentato il dosaggio disalbutamolo, pur rimanendo nei limiti". Dalle analisi e' pero'risultato un dato di 2000 ng/ml, il doppio esatto della sogliamassima permessa. "Molteplici fattori possono condizionare ilrisultato dei test - scrive ancora il Team Sky - l'interazionedel salbutamolo con cibo o altri medicinali, la disidratazione, eil tempo trascorso tra l'assunzione e l'esecuzione dei testantidoping".
Chris Froome si è fatto sentire via Twitter: "Grazie per tutti i messaggi di supporto. Sono fiducioso che arriveremo fino in fondo. Purtroppo non posso aggiungere ulteriori dettagli fino a quando non si chiuderà l'indagine" ha scritto l'inglese commentando la sua positività al salbutamolo.
Thank you for all the messages of support this morning. I am confident that we will get to the bottom of this. Unfortunately I can't share any more information than I already have until the enquiry is complete.
— Chris Froome (@chrisfroome) 13 dicembre 2017