Arriva a Verona la prima sconfitta in A di Gattuso con il Milan. I rossoneri perdono 3-0 contro l'Hellas, concedendo di fatto ai gialloblù la rivincita dopo la sconfitta in Coppa Italia. Ad aprire le danze ci pensa Caracciolo che, al 24', colpisce la traversa di testa costringendo Donnarumma a un goffo autogol. Nella ripresa, con il Milan alla ricerca del pari, Verona micidiale in contropiede con Kean (55') e Bessa (77'). Espulso Suso al 91'.
Non è cambiato niente. Anche se sembrava. Anche se qualche piccolo passo avanti - piccolo - si intravedeva. Invece il Milan è sempre quello lì. Quello che si sbatte e corre e, a volte, crea, fin che la partita fila via liscia ma anche quello che si sgonfia alla prima difficoltà, va giù al primo pugno, si ingarbuglia e si disfa, si allunga e perde consistenza, diventa debole, vulnerabile, aggredibile.
Per raccontare nella maniera più onesta il 3-0 di Verona, la solita fatal Verona, bisogna spezzare in due la partita. Un primo tempo, anzi, la prima parte del primo tempo, di buon Milan. Forse il migliore di Gattuso. Il segnale era quello di una squadra non solo aggressiva, come vuole il tecnico, ma aggressiva all'interno di un impianto tattico intelligente, con marcature preventive e attente e sempre due o, addirittura, tre giocatori ad aggredire l'avversario. Quanto bastava ed è bastato per 45' da padrone (8 tiri a 3, cinque nello specchio, e 62% di possesso palla) interrotti dalla rete di Caracciolo (con collaborazione fondamentale e involontaria di Donnarumma). Un gol nato di fatto dal primo errore individuale, una punizione concessa da Rodriguez a Cerci - piuttosto inutile - e un calcio d'angolo battuto da Romulo sullo sviluppo di quel primo calcio piazzato.
Fin lì insomma un incidente di percorso con qualche piccola precisazione da aggiungere. Intanto Pecchia: aveva promesso un Verona diverso rispetto alla sconfitta in Coppa Italia ed è stato di parola. In questa diversità soprattutto due elementi: Caceres (ottimo), piazzato a sinistra sulle tracce di Suso, e Romulo, praticamente incontenibile per tutto il match e assist man sia per Caracciolo che per il 3-0 di Bessa.
Ma parlavamo di incidente di percorso e allora è corretto e doveroso parlare anche di quelli che sono i limiti più evidenti - e continui - del Milan. Intanto la condizione psicologica, prima ancora di quella fisica, comunque non eccezionale. Il Milan va giù ogni volta che prende un gol. Sempre. Tra campionato e coppa non ha rimontato una sola volta un risultato negativo. Mai. E, al netto di una decisione discutibile, anche espulsioni come quella di Suso oggi e Bonucci contro il Genoa non sono un bel segnale. Qualcosa vorrà dire e in qualche modo su questo bisognerà pure lavorare prima o dopo.
L'altra linea di continuità con la precedente gestione è Kalinic. Pessimo, davvero. Mai in partita, mai in aiuto alla squadra in fase di costruzione, mai pericoloso. Una sola occasione fallita malissimo e la sensazione che anche il suo tempo sia finito qui. Intanto è finito il tempo del Milan. Che continua ad allontanarsi non solo dalle prime posizioni, irraggiungibili, ma anche dalla zona Europa League. In una deriva che non si frena e che preoccupa.
Caceres 7 - E' una delle chiavi della partita: piazzato su Suso gli toglie il respiro e lo limita moltissimo. Molto attivo anche in fase offensiva, spinge e arriva al tiro. Buonissima partita
Kalinic 4,5 - Invisibile. Il massimo della vita, per tutto il primo tempo, è una punizione che riesce a trovare per un fallo, neppure troppo evidente, di Caracciolo ai 30 metri. In area non si sente, in costruzione latita. Nella ripresa parte con un'occasione grande così che spreca clamorosamente. Incomprensibile il suo utilizzo in questo momento di evidente difficoltà
Caracciolo 7 - Non lascia un metro a Kalinic e, con l'aiuto della schiena di Donnarumma, trova il gol dell'1-0
Rodriguez 5 - La rete dell'1-0 del Verona nasce da un suo intervento, sconsiderato, su Cerci che produce prima una punizione e, subito dopo, l'angolo del gol. In fase di spinta partecipa pochino all'azione e non arriva praticamente mai sul fondo per il cross
Romulo 7,5 - Spinge, prima a destra e poi a sinistra, e lotta da vero capitano trascinando la squadra. Quando è in condizione, resta sempre un ottimo giocatore. Batte l'angolo per l'1-0 e regala a Bessa la palla del 3-0
H. VERONA-MILAN 3-0
H. Verona (4-4-1-1): Nicolas 7; Ferrari 6,5, Heurtaux 6, Caracciolo 7, Caceres 7; Romulo 7,5, Buchel 6, B. Zuculini 5,5, Verde 5,5; Valoti 6 (22' Bessa 7; 40' st F. Zuculini sv); Cerci 6 (31' Kean 6,5).
A disp.: Silvestri, Coppola, Fossati, Pazzini, F. Zuculini, Lee, Calvano, Bearzotti, Souprayen, Felicioli. All.: Pecchia 7
Milan (4-3-3): Donnarumma 5,5; Calabria 5, Bonucci 5,5, Romagnoli 5, Rodriguez 5 (1' st Cutrone 5,5); Kessie 5,5, Montolivo 6 (26' st Locatelli sv), Bonaventura 6; Suso 5, Kalinic 4,5 (12' st André Silva 5,5), Borini 5.
A disp.: Donnarumma A., Storari, Abate, Antonelli, Musacchio, Paletta, Zapata, Biglia, Calhanoglu. All.: Gattuso 5
Arbitro: Orsato
Marcatori: 23' aut. Donnarumma (M), 10' st Kean, 32' st Bessa (V)
Ammoniti: B. Zuculini, Buchel (V), Borini, Romagnoli (M)
Espulsi: 46' st Suso (M), per gioco violento